Arena di Santa Giulia, si corre. L’obiettivo è avere l’impianto che ospiterà l’hockey su ghiaccio maschile alle Olimpiadi di Milano-Cortina pronto entro il quarto trimestre del 2025. Due anni – scrive l’edizione milanese de La Repubblica – per costruire il palazzetto da 16 mila posti che dopo i Giochi sarà un polo sportivo e culturale.
E’ una corsa contro il tempo e contro i rincari, pesanti, che si sono abbattuti su questo come su tantissimi altri progetti edilizi della città. Il budget iniziale da 180 milioni di euro è lievitato a circa 250 milioni, a causa dei prezzi delle materie prime e della manodopera. Perché per accelerare bisogna lavorare giorno e notte su tre turni, con relativo aumento di spesa.
Il sindaco di Milano Giuseppe Sala ha commentato così il via dei lavori: «Come sempre le opere si scontrano con un costo che non è quello previsto quando sono state immaginate. C’è anche una continua opera con il governo per riuscire ad avere un po’ di fondi per sostenere le aziende che stanno lavorando. Da quanto ci dicono c’è tranquillità, non sappiamo quantificare ma ci stiamo lavorando con il governatore lombardo Attilio Fontana, credo proprio che lo spazio ci sia».
Arena Santa Giulia tempistiche – I dubbi sulla nuova linea 13
Oltre all’arena, nel disegno olimpico c’è anche la realizzazione della tranvia 13 che dovrebbe portare gli spettatori alle gare di hockey. Su quest’opera non c’è garanzia. È probabile che non sia pronta in tempo. La metrotranvia, futura linea 13, è stata disegnata per collegare la stazione M3 di Rogoredo e la fermata Repetti della M4, con nove fermate (tra cui uno nei pressi dell’Arena) che si snodano lungo un tracciato di 4,7 chilometri.
In alternativa, è pronto il piano B: un sistema di navette che faranno la spola con la fermata della metropolitana. Sulle Olimpiadi ieri è intervenuto anche Fontana, toccando il dossier più scottante, quello della collocazione della pista di bob: la scelta «non spetta e non compete a me, dobbiamo cercare di capire cosa dicono le relazioni sulla proposta del presidente piemontese Cirio poi il governo farà una scelta».