Svelati rapporti tra Abramovich e Putin: in gioco 40 milioni di dollari

Nel 2022 l’oligarca fu costretto a cedere il Chelsea per i suoi presunti legali con il presidente russo, nonostante abbia sempre smentito che ci fossero rapporti economici fra i due.

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Roman Abramovich (Foto: Paul Gilham/Getty Images)

Roman Abramovich nel maggio 2022 è stato costretto a vendere il Chelsea al fondo statunitense Clearlake Capital e a Todd Boehly dopo che il Regno Unito, come tutti i paesi dell’Unione europea, ha colpito tutte le personalità di spicco russe che avessero rapporti con il governo di Vladimir Putin. Una decisione che ha fatto seguito alla mossa dello Stato russo di invadere l’Ucraina e dare il via a un conflitto ancora in corso.

Nonostante Abramovich abbia sempre negato di avere rapporti economici con Putin, l’oligarca russo ha dovuto separarsi dal club inglese per una cifra di 2,5 miliardi di sterline (al cambio attuale, 2,87 miliardi di euro), soldi che sarebbero stati destinati non all’imprenditore, ma alle vittime ucraine della guerra. Secondo quanto riportato dalla BBC, i rapporti fra Abramovich e Putin sarebbero esistiti.

Da documenti segreti provenienti da Cipro emerge un accordo fra Abramovich e due uomini, ribattezzati “portafogli” del presidente Putin, per un valore di 40 milioni di dollari. In base all’accordo segreto, le azioni di una società pubblicitaria russa altamente redditizia, la Video International, venivano trasferite da un fondo fiduciario legato ad Abramovich a due membri della cerchia ristretta di Putin. Uno di questi era Sergei Roldugin, un caro amico del presidente russo, direttore artistico della Casa della musica di San Pietroburgo. Un amico di vecchia data che avrebbe addirittura presentato a Putin l’ex moglie Lyudmila Shkrebneva, sposata nel 1983. Inoltre, Roldugin è il padrino della loro prima figlia, Maria. Il secondo uomo è un altro stretto collaboratore del presidente Putin, Alexander Plekhov, un biochimico diventato uomo d’affari, anche lui di San Pietroburgo. Roldugin e Plekhov sono stati entrambi accusati di aver detenuto denaro e beni per conto di Putin.

Nel 2021 Putin ha dichiarato uno stipendio di poco superiore a 100 mila dollari, ma secondo indiscrezioni la sua fortuna potrebbe valere tra i 125 e i 200 miliardi, nascosta in una rete di società di comodo e nei conti di amici. D’altro canto, la ricchezza di Abramovich ammonta a più di 9 miliardi di dollari. L’oligarca russo ha effettuato numerosi investimenti in sport, arte e proprietà di alto valore.

«Questo caso ovviamente mette sul tavolo più informazioni e conferma ulteriormente la presunta connessione tra Putin e Abramovich in un modo che diventa sempre più difficile da negare», afferma Tom Keatinge, direttore del Center for Financial Crime and Security Studies. Molti ricchi russi hanno utilizzato Cipro, stato membro della Ue, come parte della loro rete di investimenti offshore.