L’amministratore delegato del Milan Giorgio Furlani è intervenuto ai microfoni della Radio Tv Serie A con Rds. Il CEO del club rossonero ha toccato diversi argomenti, a cominciare dal possibile ritorno di Zlatan Ibrahimovic, per arrivare al tema del nuovo stadio a San Donato Milanese.
«Cerchiamo di non esaltarci troppo nelle vittorie e di non deprimerci nelle sconfitte, ciò che conta è il progetto nel medio-lungo periodo. C’è unità di intenti tra tutti. Vincere in Champions è piacevole e importante: spero tracci una linea. Una vittoria contro la squadra più ricca d’Europa e una delle più forti ci fa particolarmente contenti», ha esordito Furlani.
Sul Decreto Crescita, il CEO rossonero ha detto che «negli ultimi anni abbiamo visto come il calcio italiano stia recuperando competitività, in un contesto in cui ci sono diverse regole non scritte che ci rendono poco competitivi come l’impossibilità sugli stadi o le difficoltà sui contratti; il Decreto Crescita è l’unica norma che ci aiuta, perché ci consente di attirare talento che, di fatto, come squadre italiane non ci potremmo permettere».
«A livello di economia di Paese, mi sembra una follia andare contro il Decreto Crescita: avere talento e avanzare in Europa significa avere una maggior quota nei diritti televisivi globali, sponsor in aumento e così via. Declinare centinaia di milioni di euro che entrano nel Paese mi sembra una follia. I grandi club stanno guardando ai nuovi stadi: il Paese ne ha bisogno e sarebbero finanziati interamente da capitali stranieri», ha aggiunto.
Sul fronte stadio, il Milan sta avanzando «sul progetto a San Donato: il target per noi è di essere pronti a fine 2028 con un nuovo stadio. Dico questa data mordendomi la lingua, perché nel 2018, quando sono entrato nel Milan, facemmo la presentazione di un progetto alla UEFA sul nuovo San Siro da concludere entro il 2023. E ora siamo qua. Il target è fine 2028. Avere uno stadio nuovo e di proprietà permette alle squadre di portare i tifosi non solo per la partita, ma anche per una mezza giornata trascorsa con la famiglia nella casa del Milan».
Nella stagione 2024/25 prenderà il via la nuova Champions, il cui format «ci permette di giocare più partite in Europa: sono match di alto valore. Offriremmo ai nostri tifosi più sfide contro top club europei. Ci sarà un impatto economico positivo, il valore della competizione crescerà così come le squadre che vi parteciperanno. Io voglio sperare che il calcio italiano, se continuerà con questo trend positivo, possa avere una quinta squadra in Champions».
In chiusura, una battuta sul ritorno di Ibrahimovic: «Ibra è stato un grande calciatore ed è anche una grandissima persona di spettacolo, è un leader, un personaggio a tutto tondo, non solo del mondo del calcio. Ci sono delle conversazioni con lui. Non rispondo tecnicamente perché non so dare una tempistica esatta e neanche un ruolo, ma può solo far piacere ad una persona come poter tornare a lavorare con Ibrahimovic».