Decreto Crescita, Giorgetti: «Effetto distruttivo per il vivaio di calciatori italiani»

Nei giorni scorsi Claudio Lotito aveva dichiarato: «Si può trovare un accordo che vada a tutelare non solo il calcio italiano ma lo spirito di questa norma».

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Giancarlo Giorgetti (Foto: Paolo Bruno/Getty Images)

Il tema Decreto Crescita, a cui l’attuale governo – dopo averlo confermato – sta pensando di applicare paletti più stringenti, è tornato al centro del dibattito pubblico, anche se, come confermato da Claudio Lotito, queste modifiche non dovrebbero andare a toccare gli accordi stipulati, passati e futuri, fra i club sportivi e i propri tesserati.

Sul tema del Decreto Crescita applicato al calcio, ha parlato anche il ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti, che durante il question time al Senato ha risposto così a un’interrogazione sulla detassazione per i lavoratori rimpatriati: «Sul caso del rientro dei cervelli, sui calciatori una riflessione andrebbe fatta perché non c’è solo il vantaggio per i grandi campioni, ma c’è l’effetto distruttivo per il vivaio di calciatori italiani che trovano una concorrenza impropria».

«Dei 24.450 impatriati, i ricercatori e docenti sono circa 1.800. Gli altri sono top manager o manager o persone che hanno sfruttato una agevolazione che non è che non costa. L’effetto sulla case dello Stato di questo regime agevolativo è valutabile in 1,3 miliardi di euro annui», ha aggiunto Giorgetti. «Nel momento in cui il mio modesto cervello si è applicato a redigere la legge di bilancio si è applicato soprattutto sui redditi medio bassi, che sono quelli più colpiti dalla dinamica inflazionistica», ha concluso il ministro.