De Laurentiis: «Supercoppa in Arabia per pochi milioni in più. Siete deficienti»

Il patron del Napoli è intervenuto sul tema del possibile “boicottaggio” del torneo e sul futuro del tecnico Rudi Garcia, che rischia l’esonero.

De Laurentiis Supercoppa in Arabia
Aurelio De Laurentiis (Foto: Francesco Pecoraro/Getty Images)

«A me dispiace quando devi esonerare qualcuno. Ma nel calcio purtroppo avviene di dover fare questo, con la morte nel cuore. Quando devi prendere una decisione così dolorosa, sei il primo a soffrirne». Lo ha detto il patron del Napoli Aurelio De Laurentiis, che ha rotto il silenzio dopo la sconfitta al Maradona contro la Fiorentina intervenendo alla tavola rotonda organizzata da Inpiù all’università Luiss di Roma.

Le parole di De Laurentiis sul tecnico Rudi Garcia non sono state per nulla rassicuranti. «Con lui sto vivendo un momento no. Io sono un imprenditore, ho il dovere di interessarmi alla mia impresa. L’allenatore e il direttore sportivo sono al tuo servizio. Prenderò le decisioni più opportune quando sarà il momento di prenderle. Quando prendi un allenatore che non conosce più il calcio italiano, forse fa fatica. Sarebbe accaduto a qualunque altro».

Tra i temi affrontati da De Laurentiis c’è anche quello del boicottaggio del Napoli verso la Supercoppa italiana in programma a fine gennaio in Arabia Saudita. De Laurentiis l’ha spiegato in due punti: «I Paesi arabi devono regolarizzarsi nel rispetto delle donne e del lavoro. Quando uno parla di sport, che dovrebbe conciliare benessere e salute, se questo non avviene mi devo preoccupare».

Poi una questione ancora più rilevante, secondo il presidente azzurro: «Avete visto quello che sta succedendo in Israele? Potreste immaginare che ci sia un blocco aereo su quei territori? Ragazzi, vi siete resi conto che con quattro aerei portiamo la bellezza di 120 giocatori che valgono quello che valgono? Ma siete deficienti. Tutto questo per guadagnare pochi milioni in più? Facciamola all’Olimpico, perché dobbiamo andarci a rompere le scatole là? Non è che voglio boicottare: ho solo detto “ragionate”».