E’ previsto per la giornata di oggi il CdA della Juventus sul bilancio 2022/23, che – sulla base dei dati emersi dalla semestrale di Exor – si dovrebbe chiudere con un rosso di 110,5 milioni di euro (al netto di alcuni aggiustamenti). Exor, la holding delle famiglia Agnelli-Elkann che controlla il club, sta ragionando sull’ipotesi di un aumento di capitale.
Ipotesi già avanzata da tempo da Calcio e Finanza, da discutere in CdA e da sottoporre eventualmente all’approvazione dell’assemblea dei soci. I conti, del resto, sono ancora in difficoltà. Il rosso si è sicuramente dimezzato rispetto al 2021/22 (239 milioni di euro), ma proprio per effetto del precedente bilancio – scrive Tuttosport – il patrimonio netto si è ridotto a circa 60 milioni di euro a giugno 2023.
Il dato certo sulle perdite uscirà dal CdA di oggi che, alla luce dei conti, valuterà con la proprietà i pro e i contro di un aumento di capitale. Se da un lato, infatti, i ricavi sono in crescita e il taglio dei costi, soprattutto quelli legati alla gestione dei giocatori, ha permesso risparmi importanti, in linea con il piano triennale, la prospettiva di una stagione (2023/24) senza ricavi UEFA perla mancata partecipazione alle coppe europee costringe a ipotizzare un futuro ancora in rosso per i conti bianconeri.
Mancheranno infatti circa 80 milioni abituali (in media) e questo, unito ai numeri della situazione patrimoniale, farebbe propendere per un aumento di capitale, una possibilità per aprire le porte a nuovi investitori, al vaglio degli azionisti, che sono già intervenuti immettendo nelle casse del club bianconero 820 milioni di euro tra il 2019 e il 2021.
L’impegno di Exor nei confronti della Juventus non viene però meno, visto che l’azionista di riferimento avrebbe deciso di rifinanziare il bond da 175 milioni di euro, il cui termine scadrà nel primo trimestre del 2024.