Exor punta sul fintech: nuovo investimento nella argentina N5

Continuano gli investimenti della holding della famiglia Angelli-Elkann, che a luglio ha guidato round da 350 milioni in Hale, app italiana che mira a curare il dolore pelvico femminile.

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John Elkann (Foto: Mark Thompson/Getty Images)

Nell’ultimo periodo, Exor, la holding della famiglia Agnelli-Elkann, ha deciso di puntare sul fintech, attraverso il proprio braccio di venture capital, Exor Ventures.

Come riporta l’edizione odierna di Milano-Finanza, Exor Ventures ha preso parte a un round di N5 Now, startup argentina di software per il settore finanziario fondata nell’agosto 2017 da un gruppo di ex banker di Banco Santander. Exor Ventures non è stato l’unico big a credere nella società, perché al round hanno partecipato anche alcune delle più grandi investment bank mondiali.

Per Exor Ventures, questo è solo l’ultimo di una serie di investimenti condotti recentemente: a luglio ha guidato un round da 350 milioni in Hale, un’app italiana che mira a curare il dolore pelvico femminile, in cui hanno anche investito tra cui B Heroes, Delirus Capital, StartupGym, Moonstone Fund.

Tra i nuovi investitori di N5 Now ci sono anche Illuminate Financial Management, società di venture capital che annovera tra gli investitori Jp Morgan, Citi, Barclays, Bny Mellon, S&P Global e Jefferies. Accanto a loro, in N5 Now hanno investito anche Madrone Capital Partners, una società di private equity associata alla famiglia Walton, partner di maggioranza di Walmart; Lts Investments, la holding di investimento delle famiglie Lehmann, Telles e Sicupira, e ArpexCapital, braccio di investimento di Andre Street e Eduardo Pontes, fondatori di StoneCo, un processore di pagamenti online brasiliano basato sul cloud che ha raccolto 1,5 miliardi di dollari con un’IPO nel 2018.

Il valore del round non è stato rivelato, ma secondo alcune indiscrezioni raccolte dovrebbe essere di alcune centinaia di milioni di dollari. Quel che è sicuro è l’utilizzo che N5 farà delle risorse raccolte: investirle per trasformare la piattaforma alle esigenze del mercato statunitense per implementare la sua presenza lì. Tanto che la società prevede di fare una nomina di alto profilo per guidare le operazioni nordamericane, oltre a ricoprire altri 800 ruoli a livello globale. Il gruppo ha infatti notato che le istituzioni finanziarie statunitensi perdono circa 272 miliardi di dollari ogni anno a causa dell’inefficienza e delle opportunità mancate derivanti da tecnologie e processi frammentati e isolati e da un software obsoleto e poco sviluppato.

N5 Now conta alcuni clienti globali tra cui Mastercard, Santander, Credicorp, Zurich Insurance, Atlas Bank, N26 e Sudameris. La startutp offre diverse soluzioni tramite la sua piattaforma, consentendo ai suoi clienti di raggiungere la piena digitalizzazione, indipendentemente dal loro punto di partenza tecnologico ed è riconosciuta come l’unica piattaforma già pronta per l’openbanking.

N5 Now integra sui canali di back-end, processi e sistemi che di solito sono isolati, come crm, incentivi e omnicanale. Questo aiuta le istituzioni finanziarie a collegare tutte le parti e creare sinergie, permettendo quindi di migliorare la produttività, l’esperienza del cliente e l’efficacia dei costi. La piattaforma è progettata per liberare le istituzioni dalla complessità di sistemi informatici obsoleti.

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