Exor ha messo la Juventus in vendita? E’ questa l’indiscrezione lanciata da Il Giornale, secondo cui la holding della famiglia Agnelli-Elkann sarebbe pronta a cedere il club bianconero. Il quotidiano ha scritto che Andrea Agnelli nella sua gestione è stato capace di grandiosi risultati calcistici, ma al tempo stesso, attore di una lenta e inesorabile caduta nelle sabbie mobili di bilanci drammatici, nonostante ricapitalizzazioni da parte di Exor, diciotto consigli di amministrazione convocati in un solo anno, le vicende giudiziarie, per arrivare alla definizione interna di «società fuori controllo».
In attesa dell’ultimo bilancio, nel 2021/22 la Juventus ha fatto registrare perdite per 239 milioni, ricavi intorno ai 440 milioni e un valore di Borsa di 800 milioni, cifre che peserebbero su Exor. Che, per l’appunto, – secondo il quotidiano – non vuole più addossarsi l’impegno di sovvenzionare il club. Un asset da riequilibrare, ripulire e mettere sul mercato per un valore base di non meno di un miliardo e mezzo, impresa non facile ma non più impossibile.
La notizia per il momento è stata smentita dalla stessa Exor: «Le ipotesi ventilate oggi da un quotidiano relativo alla cessione della Juventus FC sono destituite di fondamento». Così un portavoce della holding, che ha commentato le indiscrezioni relative alla potenziale cessione. Tuttavia, secondo gli analisti di Equita, una cessione del club bianconero sarebbe positiva, soprattutto per il rischio di futuri aumenti di capitale.
Exor aumenti di capitale Juventus – Il commento degli analisti
«Secondo il Giornale, EXOR avrebbe messo in vendita la Juventus ad una valutazione non inferiore a 1.5bn (riteniamo si riferisca al 100%) vs l’attuale capitalizzazione di mercato di 0.9bn. Ai prezzi attuali di mercato la partecipazione del 63.8% nella Juventus vale solo il 2% del NAV (0.5bn). Se la notizia venisse confermata, a prescindere dal prezzo, sarebbe comunque positiva in quanto negli ultimi 5 anni EXOR ha iniettato 0.45bn per gli aumenti di capitale necessari per riequilibrare il bilancio e riteniamo non si possa escludere la necessità di ulteriori interventi in futuro», il commento degli analisti.
Inoltre, Gabriel Debach, market analyst di eToro hi commentato così la possibile cessione della Juventus da parte della famiglia Agnelli: «Nonostante le smentite da parte di Exor, la possibile cessione della Juventus ha nuovamente portato l’attenzione sul mondo del calcio e sulle potenziali acquisizioni da parte di investitori stranieri. Mentre il mercato è alle prese con le spese folli dell’Arabia Saudita, la vendita della Juventus potrebbe, qualora voluta, non essere così semplice come previsto. Lo stesso Manchester United mostra difficoltà nel trovare acquirenti, nonostante le offerte provenienti dallo sceicco Jassim Bin Hamad JJ Al Thani, membro della famiglia reale del Qatar, e da Jim Ratcliffe, il capo dell’Ineos. Martedì scorso, un rapporto del Mail On Sunday ha riportato che la famiglia Glazer sta considerando l’opzione di rimuovere il club dal mercato, poiché non ha ricevuto offerte che soddisfino il prezzo richiesto.
Exor detiene circa il 63,8% del capitale di Juventus, ponendosi di fatto come primo azionista (storico) della Vecchia Signora. Nonostante il ricco palmares, che include ben 36 scudetti, 2 titoli di campione d’Europa (Champions League/Coppa dei Campioni) così come di campione del Mondo per club, solo per citarne alcuni, l’evoluzione in Borsa non sembra voler seguire le performance in campo. Il titolo, dal suo sbarco a Milano, ha infatti visto cedere oltre il 66% del suo valore.
Con un fatturato in calo e ancora al di sotto dei livelli pre-pandemici, insieme a mancati profitti che si registrano dal 2017, la situazione della Juventus non è certamente idilliaca. La mancata partecipazione alla Champions League rappresenta un ulteriore colpo per il patrimonio del club. A tal punto è importante ricordare che negli anni recenti, gli azionisti hanno già apportato finanziamenti al club per un totale di 700 milioni di euro.
L’attuale situazione del calcio europeo, con la crescente potenza finanziaria della Premier League e le difficoltà finanziarie della Juventus, potrebbe mettere in discussione la partecipazione di Exor nella squadra di calcio come un investimento strategico. Exor potrebbe preferire altri settori, come il settore sanitario, o concentrarsi sulle sue esposizioni in altre aziende chiave, come Ferrari, Stellantis e CNH. Se l’evoluzione finanziaria non dovesse migliorare e il patrimonio dovesse nuovamente richiedere nuovi finanziamenti, potrebbe essere necessaria una riflessione approfondita sul futuro della Juventus all’interno del portafoglio di Exor.
L’attuale evoluzione del settore calcistico e le difficoltà finanziarie affrontate da alcune squadre riportano in primo piano il dibattito sul rapporto tra calcio e mercato azionario. Questi sviluppi fanno eco alle parole dell’ex presidente della Consob, Giuseppe Vegas, che aveva sottolineato in passato la difficoltà di conciliare i due mondi».