I conti della Saras vedono in arrivo un miglioramento, grazie ai nuovi massimi sulla raffinazione di benzina e diesel. Sono questi gli effetti appunto di una crescita dei margini per l’azienda petrolifera della famiglia Moratti, che vede Massimo, ex patron e presidente dell’Inter, ricoprire la carica di presidente.
Come evidenziato dagli analisti di Equita, i margini di raffinazione del petrolio hanno raggiunto nuovi massimi per il 2023 grazie a un livello di spread molto sostenuto sia su benzina che diesel. Il margine di quest’ultimo si attesta a circa 30 dollari a barile, mentre per quanto riguarda la benzina siamo sui 25 dollari, sempre a barile.
Su scala globale, la maggior produzione di raffinato (limitata da attività di manutenzione e dalle temperature molto elevate) non è riuscita ad allentare la tensione del mercato dei prodotti, e si è assistito a una riduzione delle scorte nelle aree principali di consumo. Negli Stati Uniti, in Europa e in Asia le scorte sono inferiori alla media degli scorsi 5 anni dello stesso periodo rispettivamente del 16%, del 13% e del 16%.
Tornando alla Saras, i livelli massimi toccati nell’ultimo periodo permettono agli analisti di migliorare la propria stima sui conti del 2023 fino a 665 milioni di euro, in rialzo rispetto ai 606 milioni inizialmente previsti. In rialzo anche il reddito netto previsto che passa così da 265 milioni a 304 milioni. Stessa sorte tocca all’EBITDA, anche se si tratta di un rialzo più contenuto rispetto agli altri valori, visto che aumenta del 3%, visto che gli analisti continuano a ipotizzare una normalizzazione dei margini dal prossimo anno.
Passando al titolo in Borsa, che nel pomeriggio ha visto un trend positivo superiore al 5%, gli analisti mantengono una certa cautela in funzione delle valutazioni su base normalizzata ma rimangono più propositivi sul breve termine in quanto i risultati del terzo trimestre dovrebbero mostrare una certa forza e un buon recupero sequenziale.