Una variante urbanistica, autorizzazioni per importanti modifiche alla viabilità e la costruzione di infrastrutture per rendere l’area San Francesco più accessibile ai tifosi. L’attesa – scrive l’edizione milanese de La Repubblica – è per settembre quando il Milan presenterà al Comune di San Donato il progetto per un impianto da oltre 60 mila spettatori.
Consulente del progetto è l’esperto di stadi Tim Romani, la cui completa dedizione alla causa rossonera fu svelata nel mese di aprile da Calcio e Finanza. Allegato al piano ci sarebbe anche un centro commerciale, un parco divertimenti, il museo dei rossoneri e varie attività di ristorazione. La proposta del club è sempre più delineata.
Il sindaco e la giunta hanno già preso visione del progetto a grandi linee, corredato da immagini sulle possibili rappresentazioni che avrà il nuovo stadio. L’impianto sarà costruito nella stessa area di 108 mila metri quadrati dove sarebbe dovuta sorgere originariamente un’Arena da circa 18 mila posti. Il piano del Milan prevede una struttura almeno tre volte più grande e per questo le dimensioni e gli spazi per le altre attività saranno riviste e ridotte.
Milan piano viabilità stadio – Tre soluzioni individuate
Il Piano integrato approvato per l’Arena prevede già la vocazione sportiva dell’area, ma si dovrà comunque procedere con una variante e la richiesta di una serie di autorizzazioni a diversi enti per le modifiche viabilistiche. Ma il club rossonero si sarebbe già mosso in tal senso, prendendo contatto con la Regione, Autostrade e Ferrovie dello Stato. Sono almeno tre le soluzioni che il Milan sta studiando perché l’area riesca ad assorbire il flusso di tifosi:
- il ponte che oggi scavalca la ferrovia, nei piani dei rossoneri, sarà abbattuto e ricostruito più ampio;
- la società vorrebbe creare due nuovi accessi a sud dell’autostrada;
- la terza modifica riguarda il binario morto che costeggia la linea ferroviaria attiva Milano — Pavia — Genova. Il Milan si sta muovendo per ripristinare il percorso e realizzare uno shuttle a rotaia che da Rogoredo arrivi a San Francesco.
Dopo l’estate, arriverà insieme al progetto anche la proposta di variante, ma la strada appare in discesa. Non va comunque sottovalutato il fronte del “no” all’impianto, che anche in questo caso si è già mobilitato. Tra le richieste al sindaco Squeri anche quella di realizzare uno studio di Valutazione integrata di impatto ambientale e sanitario ovvero una combinazione di procedure, per stimare gli effetti potenziali sulla salute e sull’ambiente dell’edificazione di uno stadio e delle annesse attività commerciali.