Exor primo azionista di Philips, ma niente asse Juve-PSV: ecco perché

La holding degli Agnelli-Elkann diventa principale azionista di Philips: ma non cambia nulla per la gestione del club olandese.

PSV v ADO Den Haag - Eredivisie
Il logo del PSV (Photo by Dean Mouhtaropoulos/Getty Images)

Nessun legame tra la proprietà della Juventus e il PSV Eindhoven, nonostante l’ingresso di Exor come principale azionista in Philips annunciato oggi. La holding degli Agnelli-Elkann, infatti, ha acquisito il 15% della società olandese (con opzione per salire al 20%) diventando il maggiore azionista, ma il legame tra la società oggi leader nel settore della tecnologia per la salute e il club di Eindhoven si è affievolito nel corso degli anni.

Un legame che è sempre esistito nella storia della squadra. Nell’agosto del 1913, per festeggiare il centenario dell’indipendenza olandese dalla Francia, l’azienda aveva deciso di creare una squadra per i propri impiegati, chiamandola Philips Sport Vereniging. Ma per tutti, ben presto, è diventata semplicemente il Psv.

Nei primi decenni il club era aperto quasi solo ai dipendenti della società, ma già nell’aprile 1933 il Psv divenne finanziariamente separato dalla Philips, operando esclusivamente come squadra di calcio ma rimanendo simbolicamente sotto l’ombrello della Philips stessa. Tanto da essere utilizzata per testare alcune delle novità tecnologiche introdotte dalla società: nel 1950, una partita tra Psv e FC Eindhoven fu la prima partita televisiva nei Paesi Bassi, con Philips che fornì la tecnologia, mentre nel 1958 Philips installò quattro proiettori nello stadio.

A livello commerciale, la storica partnership che portò il logo di Philips sulla divisa del Psv iniziò nel 1982, ovvero nell’anno in cui anche l’Olanda decise di adeguarsi al calcio moderno di quel periodo, dicendo sì agli sponsor sulle maglie. Un accordo durato 34 anni, fino al 2016, quando Philips fece un passò indietro dal ruolo di brand sulle divise rimanendo comunque tra i principali partner del club: venne firmato infatti un accordo da 22,5 milioni in 10 anni (fino al 2026) da 3 milioni l’anno nei primi cinque anni e 1,5 milioni annui nei successivi cinque, mantenendo tra gli altri anche i naming rights dello stadio.

Anche a livello di proprietà le strade a poco a poco si sono divise: nel 1984 è stata istituita la Psv Football Foundation, che tramite un consiglio di sorveglianza ha controllato la gestione del club. Nel 1999 invece è stata creata la PSV N.V.: tutte le azioni tranne una della nuova società sono di proprietà della Psv Football Foundation, mentre la quota rimanente è di proprietà dell’Eindhoven Football Club PSV, un’altra entità separata che gestisce il calcio amatoriale e giovanile del club.

La sezione del calcio professionistico è guidata quindi da un consiglio di sorveglianza di cui fanno parte diversi manager dell’area di Eindhoven, come Ton van Veen (amministratore delegato di Jumbo, la catena di supermercati olandese presente anche nel ciclismo con la squadra Jumbo-Visma). E il supporto da parte di grandi aziende olandesi c’è anche dal punto di vista commerciale, visto che dal 2019 lo sponsor di maglia del Psv è Metropolitan Region Brainport Eindhoven, ovverosia una cooperazione di Philips, ASML, High Tech Campus Eindhoven, VDL Group e Jumbo Supermarkets, tutte società della provincia del Brabante Settentrionale. Ma la gestione quotidiana del club, ormai, è lontana dall’essere nelle mani di Philips come nel passato