Semestrale Banca Ifis – Nella giornata di oggi Banca Ifis, main sponsor della Sampdoria, ha comunicato i propri risultati economici e finanziari per il primo semestre 2023 (periodo di riferimento 1° gennaio-30 giugno), approvati dal Consiglio di Amministrazione. L’istituto di credito, con sede centrale a Venezia, ha visto il suo utile netto crescere del 25,5% rispetto all’anno precedente e raggiungere la quota di 91 milioni di euro rispetto ai 72,5 milioni dello stesso periodo nel 2022.
Un risultato positivo che permette a Ifis di rivedere al rialzo la guidance relativa all’intero anno con un utile netto previsto di 160 milioni, in aumento rispetto ai 150 milioni indicati a febbraio 2023 e all’obiettivo di 137 milioni di euro del Piano Industriale 2022-2024. Se la previsione fosse confermata dai secondi sei mesi di quest’anno ecco che l’obiettivo del Piano Industriale sarebbe centrato con un anno di anticipo. I ricavi sono in crescita dell’8% rispetto all’anno scorso.
Contestualmente all’approvazione della semestrale, il CdA ha deliberato la nuova politica di remunerazione degli azionisti. La Dividend Policy prevede un meccanismo di tipo progressivo con incremento del payout ratio al superamento della soglia di utili necessari a soddisfare il fabbisogno di capitale della Banca (retained earnings), nel rispetto del contesto macroeconomico e regolamentare di riferimento e dello stato di avanzamento del Piano Industriale tempo per tempo vigente. Il Consiglio potrà proporre all’Assemblea di distribuire una quota degli utili d’esercizio della Banca fino al 50% dell’utile netto consolidato di pertinenza di Banca Ifis fino alla Soglia di Rilevanza (che per il 2023 è di 100 milioni) identificata in sede di definizione del budget annuale e al 100% dell’utile netto consolidato di pertinenza di Banca Ifis eccedente la Soglia di Rilevanza.
Salgono anche i costi operativi pari a 195,8 milioni di euro (+5,5% rispetto al dato di 185,5 milioni di euro del primo semestre 2022). Questi aumentano per le maggiori spese del personale (80,4 milioni di euro rispetto a 73,6 milioni di euro del primo semestre 2022), principalmente per la crescita della remunerazione variabile e per gli accantonamenti a fronte del rinnovo del contratto collettivo dei dipendenti bancari, e per le maggiori altre spese amministrative (119,2 milioni di euro rispetto a 114,6 milioni di euro del primo semestre 2022), le quali riflettono la compensazione dell’effetto inflattivo con l’attento controllo dei costi e il continuo miglioramento dell’efficienza. Per quanto riguarda la liquidità al 30 giugno 2023 è pari a circa 1,1 miliardi di euro di riserve.
I coefficienti patrimoniali confermano la forte solidità sia della Banca sia del Gruppo. Entrambi i principali indicatori si mantengono ampiamente superiori ai livelli minimi richiesti, con il CET1 Ratio consolidato pari a 15,01% (in linea con il dato al 31 dicembre 2022) e il Total Capital Ratio consolidato pari al 18,04% (18,82% al 31 dicembre 2022), calcolati escludendo l’utile del primo semestre 2023.
Al 30 giugno 2023 il saldo dei debiti verso banche è rappresentato principalmente dalle operazioni di TLTRO per circa 2 miliardi di euro e da PCT per 0,8 miliardi di euro. I debiti verso la clientela ammontano al 30 giugno 2023 a 5,5 miliardi di euro, in crescita del 7,0% rispetto al 31 dicembre 2022. La crescita è sostenuta sia dalla raccolta retail, che ammonta a 4,3 miliardi di euro a fine giugno 2023 (+2,8%), sia dalla componente pronti contro termine (PCT), che registra una crescita di 255,5 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2022.
In data 12 gennaio 2023, Banca Ifis ha concluso con successo il collocamento di un’emissione obbligazionaria di tipo Senior Preferred nell’ambito del proprio programma di emissioni EMTN per un ammontare pari a 300 milioni di euro. L’operazione è stata destinata ad investitori istituzionali.
In particolare, l’emissione ha una durata quadriennale, con data di regolamento prevista per il 19 gennaio 2023. Il reoffer price è pari a 99,569 per un rendimento a scadenza del 6,25% ed una cedola pagabile annualmente del 6,125%. L’obbligazione è stata quotata presso l’Euronext di Dublino e ha un rating atteso di BB+ da parte di Fitch e di Baa3 da parte di Moody’s. Il collocamento dell’obbligazione in oggetto rientra nel programma di funding EMTN previsto dal Piano Industriale 2022-2024 del Gruppo, che stima 2,5 miliardi di euro di nuovi collocamenti.