Il presidente di Banca Ifis Fürstenberg Fassio entra nella Giovanni Agnelli Bv

“Sono entrato a far parte della Giovanni Agnelli Bv, in qualità di azionista e di rappresentante per il nostro ramo familiare nel consiglio”. Cosi il presidente di Banca Ifis,…

Banca Ifis bond
Ernesto Fürstenberg Fassio (foto da comunicato Banca Ifis)

“Sono entrato a far parte della Giovanni Agnelli Bv, in qualità di azionista e di rappresentante per il nostro ramo familiare nel consiglio”. Cosi il presidente di Banca Ifis, Ernesto Fürstenberg Fassio incontrando la stampa per celebrare i 40 anni dell’istituto e presentare l’agenda della sua presidenza per il futuro della Banca.

La Giovanni Agnelli Bv è la cassaforte di diritto olandese della dinastia Agnelli che controlla Exor e in cui possono essere azionisti soltanto i discendenti del senatore Giovanni Agnelli, nonno dell’avvocato Gianni Agnelli e Umberto e che a fine Ottocento fu tra i fondatori della Fiat.

“Confermo che mio padre, oltre al passaggio generazionale nella banca con la cessione del pacchetto di controllo, ha voluto anche trasferire a mio favore parte delle sue azioni nella Giovanni Agnelli Bv e designarmi quale rappresentante del ramo familiare a lui riferibile”, spiega ancora Fürstenberg Fassio.

Fürstenberg Fassio ha inoltre illustrato il progetto Social Impact Lab Kaleidos di Banca Ifis, con 25 iniziative già finanziate nel 2022: si tratta di un piano d’investimento di sei milioni in tre anni per realizzare una serie di iniziative sociali legate ai temi della diversità, inclusione, cultura e sanità.

Nello specifico, per quel che riguarda diversità e inclusione Banca Ifis ha avviato progetti riguardanti i giovani studenti, sia in ambito artistico sia attraverso la promozione delle discipline stem, oltre a programmi di formazione all’interno del carcere di Bollate. A ciò si aggiungono i progetti legati alla salute, in particolare 3 milioni di euro donati per la ricerca di nuove terapie nei tumori maligni del sistema nervoso centrale all’Ospedale pediatrico Bambin Gesù.

A ciò si aggiunge l’impegno della banca nell’obiettivo di raggiungere la parità di genere, con tra gli oltre 1800 dipendenti il 54% è donna, stessa percentuale all’interno del cda, mentre nel top management la componente femminile è al 35%. Per la sostenibilità, invece, Banca Ifis ha aderito alla Net Zero Banking Alliance e lavora per accompagnare le pmi alla transizione sostenibile.

“Quando mi è stato chiesto di entrare a far parte della banca, quello che ho chiesto è che il mio mandato fosse un mandato aperto sui temi della sostenibilità, dell’inclusione e che avesse un forte orientamento affinché la nostra banca avesse un’attività sul business molto manageriale, ma con progetti e attività per provare a migliorare il Paese” ha dichiarato Ernesto Fürstenberg Fassio.

Per quanto riguarda il bilancio, “il 2022 è stato il miglior anno della 40ennale storia di Banca Ifis: l’utile netto industriale, al netto della Ppa, è stato pari a 141,1 milioni di euro, in aumento del 40% rispetto al 2021, raggiungendo il massimo storico, in anticipo di un anno rispetto a quanto previsto dal piano industriale per il 2023”, ha evidenziato Fürstenberg Fassio. “Per questo sono particolarmente soddisfatto dell’attività del nostro management. Il margine di intermediazione ha raggiunto 680,1 milioni di euro ed è stata rivista al rialzo la guidance per il 2023, portando l’obiettivo di utile netto a 150 milioni di euro”.