Sampdoria, la scadenza per il bond: sottoscrizione entro aprile

I prossimi mesi saranno ricchi di scadenze inderogabili per il futuro della Sampdoria, e nei giorni scorsi se ne è aggiunta una: quella del 30 aprile, che indica il…

Sampdoria scadenza bond
(Photo by Maurizio Lagana/Getty Images)

I prossimi mesi saranno ricchi di scadenze inderogabili per il futuro della Sampdoria, e nei giorni scorsi se ne è aggiunta una: quella del 30 aprile, che indica il termine ultimo per sottoscrivere il bond che garantirebbe le risorse necessarie per rispettare gli impegni fiscali che attendono i blucerchiati nelle prossime settimane.

Come riporta l’edizione odierna de Il Secolo XIX, il prestito obbligazionario convertibile garantito permette a chi lo sottoscrive di investire dei soldi nella Samp ricevendo le sue azioni in pegno, che riscuoterà se alla scadenza la somma non gli fosse restituita. Il bond è comparso nel novembre del 2022, ed è stato proposto da Banca Sistema, e da allora è stato accostato a diversi soggetti finanziari, a partire dalla Wrm Group di Raffaele Mincione.

Lo scorso 21 settembre, Banca Sistema, uno dei principali creditori della Sampdoria, e Ssh Holding, la controllante dei blucerchiati, hanno sottoscritto l’accordo preparatorio a quello di investimento. Tale documento precisa e riassume i punti fondamentali dell’operazione:

  • cifra: 30 milioni di euro da usare come versamenti in conto capitale presenti e futuri della Sampdoria;
  • durata dell’investimento: 18 mesi
  • tasso di interesse: 10% fisso

La data del 30 aprile, infine, potrebbe essere prorogabile in caso di negoziazioni in corso, anche se il bond non può andare oltre la metà di maggio. Il bond resta lo strumento più efficace per il CdA di attrarre investitori ed evitare così il fallimento, visto che chi investe avrà alte possibilità di diventare il nuovo proprietario del club dopo 18 mesi.

Banca Sistema continua gli incontri con i possibili investitori con la possibilità che sia la stessa banca a sottoscrivere il bond per tutelare i propri crediti verso il club e poi con calma cercarsi uno o più acquirenti per subentrare nella gestione della società. Il bond, inoltre, permetterebbe alla famiglia Ferrero di far entrare un co-finanziatore senza intaccare il capitale, e dall’altra parte il soggetto che entrerebbe potrebbe influenzare la gestione del club senza socio a tutti gli effetti.

I termini sottoscritti il 12 febbraio precisano anche i criteri per la composizione del futuro CdA-bond: 7 membri, tre in più di adesso, scelti da una parte degli azionisti (la famiglia Ferrero) e una parte degli investitori. I Ferrero possono scegliere, anche, di confermare gli attuali membri del Consiglio di Amministrazione.

Ma non solo il bond, il CdA sta portando avanti altre possibilità per il salvataggio della Sampdoria. Infatti sono continui i contatti con il finanziere Alessandro Barnaba con cui si sta discutendo del suo piano presentato il 7 aprile scorso in cui indica la volontà di subentrare una volta chiusa negativamente la composizione negoziata della crisi, che di fatto estrometterebbe da qualsiasi pretesa il trust e la famiglia Ferrero con Barnaba che dovrebbe solo fare un’offerta, prima dell’omologa, al liquidatore giudiziale.

Nella giornata di venerdì, è in programma un incontro a Roma fra la FIGC, la società blucerchiata, rappresentata da Romei e Panconi, e l’avvocato Bissocoli, l’esperto indicato per la composizione negoziata. La riunione servirà per un confronto generale sulla compatibilità delle Noif, le norme federali, con i nuovi strumenti di diritto fallimentare, come il concordato semplificato o la liquidazione giudiziale. Questo segue gli incontri avuti da Barnaba con la stessa FIGC, e dal CdA blucerchiato con la Covisoc nelle scorse settimane.