Mediaset si appresta a chiudere il secondo trimestre in leggera perdita per quanto riguarda gli introiti derivanti dalla pubblicità. L’emittente televisiva della famiglia Berlusconi insieme a Mediaset España è controllata da Mediaset for Europe (MFE)
Secondo il report degli analisti di Equita, i ricavi di MFE si attesteranno sui 715 milioni nel secondo trimestre del 2023, con un calo del 3% su base annua. Il risultato netto e stimato in un utile di 66 milioni, in calo del 19% rispetto allo stesso periodo del 2022. Il motivo è da far risalire al mercato della pubblicità che vede una contrazione in entrambi i paesi. Specialmente in Spagna, la perdita corrisponde al 3%, mentre le other revenues dovrebbe condurre le vendite a un -5% stabilendosi sui 215 milioni di euro.
Per quanto riguarda l’Italia, invece, la contrazione della pubblicità in Italia si attesta a -1,5% con le other revenues sostanzialmente piatte si attende delle sales a -2%, Sto arrivando!ivando così a 500 milioni. Le opex (spese operative) sono attese sostanzialmente stabili su entrambi i paesi e quindi l’EBIT consolidato è atteso in calo del -13% rispetto al 2022, a 84 milioni, dovuto principalmente al rallentamento della Spagna, con un EBIT 2023 che ha fatto registrare un -20%.
Per quanto riguarda la posizione finanziaria netta (PNF), questa dovrebbe essere pari a 800 milioni, in peggioramento di circa 70 milioni nel trimestre per il pagamento del diritto di recesso agli azionisti di minoranza Mediaset España. Per quanto riguarda il gruppo l’EBITDA scende del 6% su base annua attestandosi a 202 milioni.
Le causa della maggior contrazione delle pubblicità in Spagna, che sull’anno fiscale 2023 dovrebbero portare da un -2% e un -4%, sono da ricondurre principalmente per l’effetto delle elezioni politiche nel paese iberico, che vedono una grande incertezza sul futuro del paese, visto che nessuna coalizione ha la forza per salire al governo in autonomia. La stima di EBIT consolidato 2023 si riduce del 4% a 295 milioni, mantenendo la stima delle Opex in leggero calo (272 milioni, -2% rispetto al 2022), in linea con la guidance della società.
Per quanto riguarda, invece, il 2024/25, gli analisti confermano la stima di ricavi da pubblicità in recupero sia in Spagna (+2%) che in Italia (+1%). Con una stima migliore sulle opex che dovrebbero rimanere stabili con una stima di EBIT consolidato in miglioramento del 4%.
Stessa percentuale di miglioramento per la valutazione post dividendo per azione (valore di cinque centesimi ognuna) considerando i due valori di MFEB e MFEA, rispettivamente a 0,77 e 0,62 pre stacco DPS, mentre dopo i valori sono scesi a 0,74 e 0,6).
Gli analisti, infine, ritengono eccessivo lo scarto che le azioni MFEA pagano a quelle MFEB pari al 28%, visto che il Price Earning 2023 rimane più interessate per le prime rispetto alle seconde. Rimane un giudizio neutrale sul titolo per l’incertezza sull’andamento della pubblicità sulla FTA nel medio termine, che crea incertezza sull’evoluzione del business del gruppo.