Lunedì 10 luglio, dopo il recente rinvio, l’ex presidente della Juventus Andrea Agnelli è atteso per l’udienza al Tribunale Federale Nazionale che lo vede come unico imputato in merito all’indagine sul club bianconero per quanto riguarda manovre stipendi e rapporti con gli agenti. Per martedì 11, invece, Agnelli ha un appuntamento con il Tar per il caso plusvalenze.
Come riporta l’edizione odierna de Il Corriere dello Sport, l’udienza al Tribunale Federale potrebbe subire un ulteriore rinvio (sarebbe il terzo) considerata la vicinanza con il ricorso al Tar. Infatti, Agnelli vorrebbe prima conoscere il giudizio del Tar prima di andare a giudizio per un altro filone al Tribunale Federale.
Agnelli, va ricordato, non ha voluto patteggiare, al contrario di quanto fatto Paratici, Nedved, Cherubini, Manna, Morganti e Braghin, lo scorso 30 maggio per il filone di indagine riferito alle manovre stipendi e ai rapporti con gli agenti. Il patteggiamento, infatti, portava alla rinuncia da parte degli imputati di ogni ricorso sul caso plusvalenze. La stessa sorte è toccata alla Juventus che ha subito una penalizzazione di 10 punti per le plusvalenze e una multa per il secondo filone.
Sullo sfondo rimane la possibilità di un accordo fra i legali di Agnelli e il procuratore federale Giuseppe Chinè. Al momento, il muro fra le parti ha avuto la meglio, più per una questione di principio che di sostanza, ma il tempo per trovare un accordo c’è.