È rimasto a dir poco sorpreso Marcello Dell’Utri del lascito di 30 milioni di euro disposto nei suoi confronti da Silvio Berlusconi che considerava «un fratello». «Da stamattina non ho fatto altro che piangere: non tanto per la cosa materiale ma per il gesto che dimostra la grandezza dell’uomo», ha commentato Dell’Utri all’ANSA.
«Per me era come un fratello. Ci conoscevamo da oltre sessant’anni. Mi ha sempre aiutato. Anche all’università mi dava gli appunti», ha detto l’ex senatore. «Grazie, tanto amore a tutti voi, il vostro papà», così Silvio Berlusconi, nel suo testamento ringraziando i figli dopo aver dato le disposizioni che riguardano Marta Fascina e Marcello Dell’Utri.
«Per il bene che gli ho voluto e per quello che loro hanno voluto a me». Il testo è contenuto in una busta non sigillata, datata Arcore 19 gennaio 2022 con la scritta “ai miei figli” contenente un foglio di carta intestata composto da due facciate scritto con inchiostro nero, in tutto una quindicina di righe.
Silvio Berlusconi, quando ha scritto la lettera stava andando al San Raffaele. «Cara Marina, Pier Silvio, Barbara e Eleonora, sto andando al San Raffaele, se non dovessi tornare vi prego di prendere atto di quanto segue», scrive indicando le donazioni al fratello, a Fascina e a Dell’Utri.