La FIFA prepara il nuovo fuorigioco: torna il concetto di “luce”

La voglia di cambiare parte dall’ex manager dell’Arsenal Arsene Wenger, ora «capo dello sviluppo del gioco» per conto del massimo organismo del calcio mondiale

Nuovo fuorigioco come funziona
(Foto: Michael Regan/Getty Images)

Nuovo fuorigioco come funziona –Con l’introduzione del VAR, e una maggiore precisione sulle rilevazioni, anche una porzione minima di piede e/o spalla dell’attaccante oltre alla linea difensiva viene punita con l’annullamento di un gol per posizione di fuorigioco. Il via al fuorigioco semi-automatico, presente in Serie A dal girone di ritorno della scorsa stagione, è sbarcato nel calcio italiano nella Supercoppa italiana che si è giocata a Riad fra Milan e Inter.

Una concezione del fuorigioco molto tecnologica e che si gioca sulla base dei millimetri che alla FIFA vogliono cambiare. Come riporta l’edizione odierna de Il Corriere dello Sera, Arsene Wenger, ex manager dell’Arsenal e ora «capo dello sviluppo del gioco», sta portando avanti un’autentica rivoluzione: per considerare un giocatore in fuorigioco bisogna che la sua intera figura sia oltre l’ultimo difendente (escluso ovviamente il portiere come nella regola attuale). Introducendo così il concetto di “luce” tra i giocatori.

È opinione dell’ex allenatore francese che così aumenterebbe lo spettacolo e i gol segnati in una partita. E di conseguenza diminuirebbero le polemiche legate ai quei fuorigioco millimetrici che solo la tecnologia può rilevare. Ovviamente la tecnologia rimane fondamentale per uniformare il giudizio sul concetto di luce. Insomma, un ritorno al passato, ma con l’aiuto del VAR.

Uno studio già condotto sulla Premier League indica che la via è quella giusta, e porterebbe a dimezzare le azioni attualmente considerate in fuorigioco. «La regola è in fase di studio – ha spiegato nei mesi scorsi il presidente della FIFA, Gianni Infantinoperché vogliamo che il calcio sia ogni giorno più offensivo».

Nuovo fuorigioco come funziona – Le sperimentazioni

La FIGC, nella categoria Under 18, ha fatto da apripista. Gli esiti sono stati soddisfacenti per tutti i protagonisti. Visto l’importanza della questione gli arbitri sono stati scelti nella CAN di Serie C, sotto la guida dell’ex fischietto Matteo Trefoloni ora responsabile del settore tecnico dell’AIA: «La sperimentazione – ha spiegato – prevede che un calciatore non sia più considerato punibile se una parte qualsiasi del corpo con cui può segnare una rete è in linea con il penultimo difendente. Quindi, per essere sanzionato un fuorigioco tra l’attaccante in posizione più avanzata e il difendente, ci dovrà essere la cosiddetta luce, ovvero dovranno essere visivamente separati».

«Ci confermiamo in prima linea per lo sviluppo del gioco – aveva sottolineato per l’occasione il presidente federale Gabriele Gravina -. Non abbiamo paura del cambiamento e continueremo a studiare gli effetti di un modifica della regola del fuorigioco che consenta più spettacolo».

Ora la fase sperimentale tocca alla Svezia e all’Olanda, nei campionati maschili e femminili e si sale in Under 21. «Se questo porta a un calcio più attraente come stabilito dalla visione della FIFA, va bene. Penso che gli attaccanti dovrebbero trarne vantaggio, lo vogliono tutti – ha dichiarato l’arbitro internazionale Jonas Eriksson -. Ci saranno più gol, le partite saranno più divertenti da guardare. È bello provare a partecipare a questi esperimenti, testare e sviluppare un’idea di partenza».

Ovviamente, come ogni cambiamento delle regole in vigore, il tutto deve essere approvato dall’IFAB. Nonostante la voglia della FIFA di introdurre un cambiamento significativo per quanto riguarda il tema del fuorigioco, un’applicazione delle nuove regole prima dell’Europeo 2024 in Germania, che diventerebbe la prima competizione ad adottare il concetto di luce per il fuorigioco, è molto difficile visto che mancano solamente 11 mesi. Ma la macchina sembra partita.