C’è anche un lato meno noto dell’eredità di Silvio Berlusconi, che va oltre gli aspetti economici e politici. Come spiegato dal Corriere della Sera, nel lascito del fondatore di Fininvest e Forza Italia ci sarebbero anche, sulla carta, tre cammelli, regalo personale da Gheddafi mai ritirato dallo zoo di Tripoli, anche se sembra difficile siano sopravvissuti al passare del tempo. Il “lettone”, omaggio di Vladimir Putin, è stato invece trasferito Villa Grande, ultimo domicilio del Cavaliere a Roma.
Ma c’è anche molto altro per quanto riguarda l’eredità, passando dalle imbarcazioni alle opere d’arte, prosegue il Corriere della Sera. Ma anche oggetti particolari, come le cinque repliche della Coppa dei Campioni vinte da presidente del Milan che erano considerate, dall’ex presidente del Consiglio, una delle prime cose da mostrare a chi si presentava per la prima volta a Villa San Martino ad Arcore.
Poi ci sono le decine di migliaia di dipinti, che qualcuno quantificò addirittura in ventimila unità, seppur poi molte regalate nel corso degli anni ad amici e parlamentari. Una collezione che, tuttavia, secondo una stima di Vittorio Sgarbi può valore fino «a una decina di milioni di euro, ovviamente se tutto viene venduto singolarmente».
Più semplice, invece il conteggio delle barche. Tra queste, la Principessa VaiVia, barca a vela da 42 metri; la Morning Glory, lunga 48; la Magnum 70, che invece è a motore, che da solo quest’ultima più di venti milioni di euro.