L’Inter punta Koulibaly: il tema del decreto crescita

Il difensore ex Napoli nel mirino del club nerazzurro: sullo sfondo c’è anche il tema delle agevolazioni fiscale.

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Koulibaly (Photo by Angel Martinez/Getty Images)

L’Inter punta Kalidou Koulibay. Nelle discussioni con il Chelsea tra Onana e Lukaku è infatti spuntato anche il nome dell’ex difensore del Napoli, sbarcato la scorsa estate ai bleus. Una operazione che porterebbe il senegalese in prestito ai nerazzurri, ma senza agevolazioni fiscali legate al cosiddetto Decreto Crescita.

La norma, modificata nel 2019 per inserire all’interno anche gli sportivi professionisti, prevede vantaggi fiscali per chi sposta la propria residenza in Italia, con i redditi prodotti in Italia che vengono pesati solo al 50% in termini fiscali.

Sono tre le condizioni di accesso al regime per i lavoratori “impatriati”:

  • l’essere stati residenti all’estero nei due periodi d’imposta precedenti il trasferimento in Italia;
  • l’obbligo di permanenza in Italia per due anni a seguito del trasferimento di residenza;
  • lo svolgimento dell’attività lavorativa prevalentemente nel territorio italiano.

Sulla questione, c’è il tema dei “due periodi di imposta” trascorsi all’estero prima di tornare in Italia. Per essere ritenuti “residenti” all’estero, basta trascorrere e produrre reddito per 183 giorni al di fuori dell’Italia nel corso di un anno solare.

In tal senso, quindi, Koulibaly si è trasferito al Chelsea nel luglio 2022: nel 2022 quindi era considerato residente in Italia (a meno di un ipotetico spostamento della residenza in Inghilterra prima del 30 giugno), mentre nel 2023 sarà residente nel Regno Unito se rimarrà residente fino al prossimo 30 giugno. Nel caso di rientro in Italia, così, lo stipendio sarà soggetto alla normale tassazione: attualmente l’ingaggio del difensore è pari a circa 10 milioni di euro netti, che al lordo sarebbero circa 18,5 milioni.

In sostanza, quindi, è un caso diverso da quello di Lukaku: nel caso del belga, la principale differenza è che il giocatore aveva già aderito al regime agevolato e l’Inter aveva la necessità di completare l’operazione prima del 30 giugno in modo da far risultare il giocatore residente in Italia anche nel 2023 (nel 2022 aveva lasciato Milano ad agosto) per continuare a sfruttare la norma. Nel caso di Koulibaly, invece, il difensore è rimasto lontano dall’Italia troppo poco per poter sfruttare l’agevolazione fiscale.