Giù le mani dal canone. È un fronte unico quello che è alzato nella giornata di ieri in commissione Vigilanza Rai durante l’audizione dei vertici. A restare isolata è stata la Lega che peraltro non ha sollevato neanche il problema, forse in attesa che il ministro del Tesoro Giancarlo Giorgetti sciolga la riserva circa la propria posizione.
«Domani (oggi, ndr ) chiederò un incontro al ministro» ha detto l’amministratore delegato. Roberto Sergio, secondo quanto riportato da Il Corriere della Sera. «Ho invitato il ministro in Vigilanza ma non c’è ancora una data» ha detto la presidente Barbara Floridia. Sergio ha chiesto «adeguatezza, certezza e stabilità» delle risorse, irrinunciabili per sostenere gli investimenti.
In caso di revisione del canone in bolletta, l’AD ha chiesto che sia valutata «con estrema attenzione l’efficacia della soluzione alternativa e i correlati rischi individuando preventivamente le misure di mitigazione». Sollecitato dai commissari, l’AD è tornato sul tema del pluralismo rivendicando la modalità partecipativa con cui si stanno costruendo i palinsesti, tramite il recupero dello strumento del comitato editoriale.
Ha sottolineato che sono stati confermati tutti i programmi che richiedevano un avvio celere e ha annunciato che «nessuna trasmissione di inchiesta sarà cancellata». E ha aggiunto: «Spiace per Annunziata, avremmo difeso il suo spazio. Fazio invece aveva deciso prima di andare via». Sergio ha sottolineato che «la Rai deve essere di tutti» e che nelle ultime nomine sono state valorizzate «risorse cessate da incarichi apicali, sanando situazioni che avrebbero potuto degenerare in contenziosi».