Mentre Andrea Radrizzani e Matteo Manfredi tentano di chiudere in fretta l’acquisizione della Sampdoria, che dovrebbero essere affiancati da 49ers Enterprises (a cui Radrizzani è vicino a cedere il Leeds), Massimo Ferrero studia un modo per non perdere definitivamente il controllo del club blucerchiato.
Come riporta l’edizione odierna de Il Secolo XIX, l’amministratore unico di Trust Services, dove ancora oggi è imbozzolata la Sampdoria, Gianluca Vidal ha convocato un’assemblea ordinaria di Ssh Holding, possieduta dal Trust al 100% e controllante del club blucerchiato. Prima convocazione per mercoledì 14 giugno, seconda per il giorno dopo, con all’ordine del giorno: «composizione organo amministrativo e cariche sociali».
Al momento non si conoscono le strategie di Vidal e di Ferrero, ma certamente qualcosa bolle in pentola visto il tempismo scelto per convocare un’assemblea della controllante della Sampdoria, che si avvia, non senza qualche intoppo, a cambiare proprietà. Pensando al fatto che Ssh Holding ha un solo amministratore unico, Massimo Ienca (oltre a un sindaco unico, Antonio Lenti, già presente in diverse aziende dei Ferrero e quindi fidelizzato), il forte sospetto è che questa assemblea sia stata convocata per revocare proprio Ienca, andando poi a nominare un nuovo amministratore, ad esempio quel Fabio Toso che lo stesso ruolo ricopre già in Holding Max, la capogruppo della “galassia Ferrero”.
Questa mossa, se fosse confermata, sarebbe condotta a soli due giorni dall’assemblea ordinaria degli azionisti della Sampdoria, programmata per venerdì 16 giugno alle ore 12 a Corte Lambruschini. Un incastro che non sembra del tutto casuale insomma. L’eventuale nomina del nuovo amministratore unico deve essere comunicata alla Camera di Commercio e poi al Tribunale di Roma, città dove ha la sede Ssh. Un passaggio tecnico che richiede almeno un paio di giorni. Ma a questo punto c’è la possibilità che Ferrero voglia che sia un suo uomo di fiducia a partecipare all’assemblea della società blucerchiata che dovrà approvare il bilancio al 31 dicembre 2022. Un passaggio obbligatorio per l’iscrizione al prossimo campionato, da completare entro il 20 giugno.
La strategia di Ferrero per nominare un nuovo amministratore unico non è ancora nota, ma bisogna considerare come durante l’assemblea questi, chiunque sia, ha il potere di rimandare l’assemblea in seconda o in terza convocazione, previste rispettivamente per il 19 e 20 giugno. Come detto, l’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2022 è necessaria per procedere con l’iscrizione al prossimo campionato di Serie B, che deve essere finalizzata entro proprio il 20 giugno. Il tempo è quindi agli sgoccioli e non ci sarebbe il tempo di risolvere eventuali attriti in assemblea dei soci.
Un’altra pista da non escludere a priori è quella che porta alla fine del mandato dell’attuale CdA (Lanna, Romei, Panconi e Bosco) che diventerebbe definitiva con l’approvazione del bilancio con conseguente presentazione di dimissioni. A quel punto della nomina del nuovo CdA si potrebbe fare carico sempre l’eventuale nuovo amministratore unico di Ssh (da valutare però la fattibilità nell’ambito della composizione negoziata della crisi), che riceverà le disposizioni dal trustee Vidal.
Si va verso la nomina di un CdA interinale chiamato a traghettare la società fino a settembre, quando insieme all’omologa del piano di ristrutturazione del debito ci sarà ufficialmente la conversione del prestito obbligazionario in azioni e Manfredi e Radrizzani diventeranno proprietari della Samp. L’idea originale era quella di proseguire in continuità con Lanna, Romei, Bosco e Panconi in questo periodo di transizione. Ma con questa mossa di Ferrero nasce più di un dubbio che l’attuale CdA continui. Manfredi e Radrizzani hanno diritto ad avere un loro uomo nel nuovo Consiglio di Amministrazione, ma un elemento estraneo, che fa capo alla vecchia proprietà, potrebbe portare un clima di tensione costante che costerebbe alla Sampdoria un immobilismo da “guerra fredda”.
