Jorge Horacio Messi ha chiuso la società che aveva aperto a Milano – in viale Liberazione, di fronte alla sede dell’Inter – nel giugno del 2020. La novità emerge da documenti consultati da Calcio e Finanza. Il papà di Lionel Messi aveva aperto l’impresa individuale “Jorge Horacio Messi”: attività “Pubbliche relazioni e comunicazione”, apertura dell’attività il 26 giugno 2020 e sede in via Joe Colombo. La zona è quella di Porta Nuova a Milano, dove Jorge Messi avrebbe acquistato un appartamento.
La spiegazione che sembrava essere più logica al momento dell’apertura della società riguardava le agevolazioni a livello fiscale garantite a chi sposta la propria residenza in Italia, in particolare il regime forfettario a 100mila euro per i redditi prodotti all’estero (quella che veniva definita “flat tax”, seppur non fosse propriamente tale, inserita nella Legge di Bilancio del 2017). I soggetti che spostano la residenza in Italia possomo pagare un’imposta sostitutiva in misura forfetaria pari a 100.000 Euro (annui) su tutti i redditi di fonte estera.
Non si tratta, quindi, di un regime applicabile sullo stipendio italiano, quanto piuttosto può consentire un notevole risparmio sui redditi di fonti estera (come, ad esempio, dividendi da società straniere, royalties, ecc.). Soprattutto per i top player mondiali, infatti, una parte corposa delle proprie entrate riguarda lo sfruttamento commerciale dei diritti di immagine.
I dividendi della società estera che detiene i diritti d’immagine di Messi che, ipotizziamo, fosse intestata al padre residente in Italia, avrebbero portato al pagamento in Italia solo della tassazione sostitutiva da 100.000 euro), indipendentemente da quanto fosse la cifra complessiva. Inoltre, la norma prevede una agevolazione anche per i familiari trasferiti in Italia, con un regime forfettario pari a 25mila euro annui.