Nonostante i buoni risultati raggiunti dai club di serie A nelle coppe europee, il sistema calcio è percepito ancora in una grande fase di crisi, sia dagli appassionati che dall’opinione pubblica in generale. Tra le motivazioni anche il difficile rapporto con la giustizia sportiva alimentato dal caso Juventus, dove è ampio l’accordo per la penalizzazione legata agli illeciti, ma emergono perplessità sulle modalità con cui la giustizia sportiva ha gestito l’accaduto.
Le considerazioni emergono da uno studio realizzato da SWG, società fondata a Trieste nel 1981, che progetta e realizza ricerche di mercato, di opinione, istituzionali, studi di settore e osservatori, analizzando e integrando i trend e le dinamiche del mercato, della politica e della società.
Ne deriva una valutazione critica non solo da parte dei tifosi juventini, ma, in generale dalla maggior parte degli appassionati sull’evolvere delle vicende giudiziarie che hanno riguardato i bianconeri. La preannunciata riforma della giustizia sportiva risponde ad una richiesta forte degli appassionati, che punta non solo alla tempestività delle sentenze, ma anche alla loro credibilità e alla loro coerenza con i procedimenti della giustizia ordinaria.
Guardando nello specifico alle penalizzazioni nei confronti della Juventus, secondo l’87% degli intervistati è stato giusto punire il club bianconero per i fatti che gli sono stati contestati. In particolare:
- Per il 45% dei tifosi è stato corretto processare i dirigenti e dare una penalità alla Juventus;
- Per il 30% sarebbero stati da punire solo i dirigenti;
- Per il 12% sarebbero stati corretti i soli punti di penalizzazione in campionato.
Solamente il 6% degli intervistati crede che la Juventus non andasse punita, mentre il 7% ha risposto di non sapere come rispondere. La percentuale si riduce ovviamente nel sondaggio tra i soli tifosi della Juventus, ma il 78% ritiene corretta una punizione.