Inter, da DigitalBits mancati ricavi per 30 milioni nel 2022/23

Il club nerazzurro ha aggiornato i mancati ricavi da parte dello sponsor di maglia, che da aprile del 2023 non è più presente sulle divise da gioco.

Oaktree cessione Inter
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(Foto: Andrea Staccioli / Insidefoto)

Nuovi dettagli sui mancati pagamenti da parte di DigitalBits nei confronti dell’Inter. Lo sponsor di maglia del club nerazzurro – rimosso dalla divisa da gioco ormai dalla partita di campionato con la Lazio – non ha ancora versato quanto dovuto per la sponsorizzazione della maglia, sia per quanto riguarda la cifra base, sia sul fronte dei bonus. È quanto emerge dal bilancio al 31 marzo 2023 – di cui Calcio e Finanza ha preso visione – di Inter Media and Communication, la società in cui confluiscono i ricavi media e sponsor della società nerazzurra.

In particolare, si legge nel documento, Digitalbits ha pagato interamente i 5 milioni per l’accordo come sponsor di manica per il 2021/22, oltre a 100mila euro come bonus per il raggiungimento degli ottavi di Champions League. Tuttavia, mancano ancora 1,6 milioni come bonus «in relazione alla posizione finale della Serie A 2021/2022 e alla vittoria della Coppa Italia 2021/2022».

Inoltre, per quanto riguarda la stagione sportiva 2022/2023, Digitalbits non ha pagato i 24 milioni stabiliti dall’accordo: non è stata infatti saldata nessuna delle tre rate da 8 milioni di euro previste nel contratto (giugno 2022, ottobre 2022 e febbraio 2023).

Digitalbits infatti «non ha pagato il canone base di 24 milioni di euro (di cui la prima rata da 8 milioni di euro emessa a giugno 2022, la seconda da 8 milioni di euro emessa a ottobre 2022 e l’ultima da 8 milioni di euro emessa a febbraio 2023)», si legge nel documento, oltre a non aver versato bonus ad oggi scattati «per un importo complessivo di 5,75 milioni di euro (di cui 3,5 milioni dopo il 31 marzo 2023)». Il tutto per un totale di quasi 30 milioni di euro nel 2022/23. Inoltre, spiega il club nerazzurro, «il partner non ha ancora presentato il progetto, previsto contrattualmente, relativo all’integrazione dell’ecosistema digitale di Gruppo, appena rinnovato dal nostro club».

«Comprendiamo che la crisi nel settore delle criptovalute, peggiorata durante il secondo trimestre dell’anno 2022, ha influito in modo significativo sulla capacità del cliente di adempiere ai propri obblighi. Ci riserviamo tutte le azioni e i rimedi a tutela dei nostri interessi e diritti contrattuali e, nel frattempo, abbiamo rimosso i loghi del partner dal nostro sito web, cartelloni pubblicitari e maglie delle squadre del settore giovanile e femminile e, da fine aprile 2023, abbiamo tolto anche lo sponsor dalla maglia della prima squadra», si legge nel documento.

 

Negli ultimi mesi sono emerse intanto voci relative al possibile nuovo sponsor di maglia. In particolare quelle legate a trattative con Turkish Airlines, ma anche indiscrezioni su Qatar Airways, già sponsor della Roma in passato.