Passo indietro sulla Superlega o stangata: l’Uefa studia la situazione Juve

Mentre i bianconeri attendono le motivazioni della Corte d’Appello della FIGC sulla sentenza del -10, il presidente Ceferin sembrerebbe molto irritato per la scelta della nuova società di non avere un confronto diretto, cosa avvenuta invece con Laporta, presidente del Barcellona, nelle scorse settimane.

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Aleksander Ceferin (Photo by FABRICE COFFRINI/AFP via Getty Images)

In casa UEFA si continua a recitare la parte dello spettatore per quello che riguarda le vicende giudiziarie della Juventus, che attende le motivazioni della Corte d’Appello della FIGC dopo la penalizzazione di 10 punti per le plusvalenze e la prima udienza, fissata per il 15 giugno, per quanto riguarda la manovra stipendi. Ma c’è un altro pronunciamento in arrivo, e questa volta coinvolge direttamente anche il massimo organo del calcio europeo, quello della Corte Europea riguardo alla Superlega.

Come riporta l’edizione odierna del La Gazzetta dello Sport, la Juventus, insieme a Real Madrid e Barcellona, non si è ancora tirata indietro dal progetto di costituire una competizione organizzata dai club che faccia concorrenza alla Champions League, che dalla stagione 2024/25 vedrà entrare in scena il nuovo formato pensato dai vertici europei. Fatto sta che i rapporti fra la Juve e Nyon sono ancora tesi con le parti che si aggiornano a distanza sulle questioni giudiziarie bianconeri e che, quanto risulta, non abbiano ancora affrontato la questione Superlega, che aveva porta il gelo fra Ceferin e la vecchia dirigenza della Juve, guidata da Andrea Agnelli.

Al contrario del presidente del Barcellona Joan Laporta, infatti, nessun nuovo dirigente della Juve ha incontrato Ceferin, che risulta essere molto indispettito per questo, e anche per un passo indietro sulla questione Superlega che era filtrato ma che in realtà non è ancora avvenuto. Un immobilismo, quello scelto dalla Juventus, che potrebbe portare a uno strappo irrimediabile con la UEFA, che ha già aperto un fascicolo contro i bianconeri per presunte violazioni del settlement aggrement firmato fra le parti, con gli avvocati UEFA che stanno esaminando tutte le carte in loro possesso dell’inchiesta “Prisma” che vede i bianconeri sotto indagine in Italia. In caso di giudizio di colpevolezza da parte della UEFA, la Juve rischierebbe l’esclusione dalle competizioni europee per un minimo di un anno, pena che potrebbe diventare esemplare se si scoprisse come l’accordo fra le parti in realtà sarebbe stato redatto in base a risultati di bilancio falsi e redatti artificiosamente.

Se il Barcellona ha scelto la strada del dialogo diretto, con i blaugrana al centro del caso Negreira in Spagna, questione molto diversa da quelle che coinvolgono la Juve in Italia, la società bianconera ha optato per un altro approccio con la UEFA, ma che potrebbe portare, a patto che non l’abbia già fatto, molta irritazione proprio presidente Ceferin, che si aspettava un incontro, virtuale o reale, con i vertici juventini, visto anche l’allontanamento di Andrea Agnelli. Un incontro che non è ancora avvenuto, e che non è in programma a breve, per discutere della situazione del club, con Ceferin che vorrebbe magari strappare rassicurazioni su un ritiro dal progetto Superlega che, al contrario, rimane tuttora in piedi.