I 15.500 biglietti a disposizione dei tifosi della Roma per la finale di Europa League sono stati polverizzati nel giro di sole quattro ore e mezza. Il sito ufficiale della società giallorossa, che metteva a disposizione i codici per poi procedere all’acquisto dei tagliandi sulla piattaforma della UEFA, è stato preso d’assalto per assicurarsi un posto per la super sfida contro il Siviglia, in programma il 31 maggio a Budapest.
Come riporta l’edizione odierna de Il Messaggero-Roma, ci sono diversi biglietti ancora in vendita per assistere alla partita. Ma solamente su internet, sui canali di vendita secondari, con cifre davvero folli che raggiungono anche i 1.000 euro. Un bagarinaggio 2.0 che permette alle persone che sono riuscite ad accaparrarsi un biglietto, magari prima di conoscere le finaliste, di mettere nel mirino i tifosi e, indirettamente, Roma e UEFA.
Nella vendita operata sui canali ufficiali dalla società giallorossa i biglietti messi a disposizione dalla UEFA erano divisi in 4 categorie: 1.240 tagliandi di categoria 1, da 150 euro a posto; 3.100 di categoria 2, da 100 euro; 6.975 posti di categoria 3, da 65 euro e, infine, 4.185 di categoria 4, da 40 euro. Poco dopo la chiusura per esaurimento disponibilità sui canali ufficiali ecco che è partita la campagna di bagarinaggio. Su alcune piattaforme, per fare un esempio, un biglietto di categoria 4 (prezzo di vendita 40 euro) viene messo all’asta a partire da 1.000 euro.
Questo il caso limite, ma per fare altri esempi un posto, sempre di categoria 4, è stata piazzato al prezzo di partenza di 50 euro per arrivare fino a 314 euro con la cifra destinata a salire ancora di più. Un tagliando di categoria 2, invece, con un prezzo di vendita da 65 euro è arrivato, dopo un’asta frenetica fatta da 41 offerte, a 351 euro. In rete si trovano centinaia di annunci di questo tipo, che hanno fatto scatenare la protesta dei tifosi.
La Roma, in prima linea contro il bagarinaggio dei propri biglietti, ha creato l’abbonamento “plus” che consente di rivendere legalmente e su canali ufficiali i tagliandi delle partite casalinghe degli uomini di Mourinho con sanzioni esemplari per chi prova a fare il furbo, che possono arrivare al congelamento degli abbonamenti e al bando del tifoso dall’Olimpico. Ma qui la questione passa sopra la testa della stessa società capitolina che però ha voluto ribadire un messaggio ai propri tifosi e «sconsiglia vivamente ai propri tifosi di acquistare i biglietti per la finale di Budapest attraverso piattaforme non ufficiali del club o della UEFA».