Al termine della sconfitta di La Spezia, maturata nell’ultima giornata di campionato, è andato in scena un confronto tra i calciatori del Milan e i capi della curva Sud. I giocatori tutti in riga, compreso il mister Stefano Pioli, braccia conserte e parole di assenso masticate a bassa voce. Un confronto che – ha ribadito il club rossonero – è stato un incitamento in vista del derby di Champions, come avrebbe dimostrato anche il raduno a Milanello del giorno successivo.
Tra gli ultras in questione, sottolinea Il Fatto Quotidiano nella sua edizione odierna, ci sono però persona che si portano dietro pagine di precedenti: dall’estorsione, al tentato omicidio, dalla rissa alla rapina, alle lesioni. Ma tutto va bene, oggi ci pensa l’euroderby a nascondere lo sporco sotto al tappeto. In prima fila c’era Francesco Lucci, colui che ha arringato i campioni rossoneri.
Sulle spalle Lucci ha una condanna a tre anni per una tentativo di estorsione da 100mila euro portato avanti con la moglie. Lucci usava parole violente e minacce per intimorire. Pizzicato quasi in flagranza e con la moglie che in tasca aveva 2mila euro della vittima. Accanto a Lucci era presente invece “Shrek”, al secolo Alessandro Sticco, precedenti per rapina da stadio e aggressioni «anche con spranghe di ferro», a dimostrazione, secondo la Cassazione, del «suo stabile inserimento nelle frange violente del tifo calcistico».
Non lontano, giubbotto arancione, lo storico Barone, al secolo Giancarlo Capelli che nel 2007 fu indagato per una tentata estorsione alla società Milan. Al termine dell’istruttoria fu assolto. Poco più in là rispetto a Lucci nelle prime file, Fabiano Capuzzo, condannato in primo grado per droga e assolto in appello. Capuzzo dal 2009 ha accumulato condanne definitive per tentato omicidio, rissa, lesioni, porto illegale d’armi.