Penalizzazione e ipotesi di accordo: maggio di fuoco per la Juve

Il club bianconero alle prese con la giustizia sportiva tra plusvalenze e una nuova sanzione in relazione al secondo filone di indagini.

Juventus rifinanziamento bond
(Foto: MARCO BERTORELLO/AFP via Getty Images)

La Juventus si prepara a vivere un maggio di fuoco tra campo e giustizia (sportiva e non). Dopo cinque giudizi, il caso plusvalenze si risolverà entro la fine del mese con la sesta sentenza – la terza in Appello – necessaria per definire la nuova penalizzazione dei bianconeri. In questo modo la UEFA avrebbe dalla FIGC una classifica certa entro la fine del campionato.

La penalizzazione andrà rivista in base al contributo (scarso secondo i giudici) dei dirigenti minori e si potrebbe così ripartire dal -9 che il procuratore federale Giuseppe Chinè aveva già proposto a fine gennaio. L’impianto accusatorio è rimasto solido ed è stata confermata la violazione dell’articolo 4 del Codice di Giustizia Sportiva.

Poi – ricorda Il Corriere dello Sport – c’è il secondo filone di indagini, quello sulle manovre stipendi, sui rapporti con gli agenti e sulle partnership sospette con altri club: Atalanta, Bologna, Caglliari, Sampdoria, Sassuolo e Udinese. Chinè ha tempo fino al prossimo 27 maggio per i deferimenti.

Il giudizio avverrebbe a questo punto a campionato concluso e ci potrebbe essere una nuova penalizzazione, da scontare però nella stagione 2023/24. Ma non è detto ci sia un processo, perché i legali bianconeri lavorano all’ipotesi del patteggiamento, che se dovesse concretizzarsi nelle prossime due settimane porterebbe a una pena dimezzata, quantificabile in altri punti o in una maxi multa.