Nel report Consob critiche ai revisori Juve sulle operazioni incrociate

Emergono alcuni dettagli dal Report ispettivo della Consob sull’attività di Ernst & Young, ultimato il 28 marzo e depositato una settimana fa.

Exor aumenti di capitale Juventus
Il logo della Juventus (Foto: Jonathan Moscrop/Getty Images)

Emergono alcuni dettagli dalle 170 pagine del Report ispettivo della Consob sull’attività di Ernst & Young, ultimato il 28 marzo e depositato una settimana fa. «Nei lavori di revisione relativi ai bilanci al 30 giugno 2019, 2020 e 2021 risultavano presenti significativi elementi di attenzione e il revisore, esercitando un adeguato livello di scetticismo professionale, avrebbe dovuto pianificare e svolgere adeguate procedure di revisione in relazione agli stessi», annotato gli ispettori dell’organo di vigilanza, come riportato da Il Corriere della Sera.

Dai documenti – spiega il quotidiano – emerge anche la corrispondenza dei revisori con la sede portoghese di EY, che si occupava delle quotate Sporting Lisbona e Porto: «Il dott. Grossi (uno dei revisori imputato, ndr) era venuto a conoscenza dal 3 settembre 2021 delle perplessità del revisore portoghese, con riferimento alla rilevazione contabile delle plusvalenze da operazioni incrociate», quando «le relazioni della società di revisione sul bilancio sono state emesse il 27 settembre».

In pratica, secondo quanto sottolinea la Consob «il revisore avrebbe dovuto valutare con un adeguato livello di scetticismo professionale quanto rappresentato dal socio portoghese, documentando le proprie valutazioni nelle carte di lavoro». L’orientamento cambia solo con il bilancio 2020/21 con «uno specifico memorandum».

Qui «nella parte relativa alle operazioni incrociate, nell’aderire al trattamento contabile adottato dall’emittente (la Juve, ndr ), il revisore ha svolto considerazioni di tipo formalistico, incoerenti con l’impianto dei principi contabili internazionali, che invece assegnano prevalenza agli aspetti sostanziali, e con la qualità delle evidenze comunque acquisite», annotano ancora gli ispettori.

Verso la fine del Report, spunta una risposta di Grossi ai pm: «Non sono mai entrato nel processo decisionale, si è parlato solo degli aspetti contabili passati, già oggetto di giudizio». Consob, da parte sua, sottolinea che «il revisore non si è limitato ad acquisire informazioni dalla società, ma ha attivamente partecipato alla predisposizione di documentazione da inviare all’autorità di vigilanza, svolgendo di fatto un ruolo di consulenza».