Quanto vale il paracadute in Serie A: le cifre per il 2022/23

Le società che retrocedono in Serie B possono spartirsi fino a un massimo di 60 milioni di euro. Ecco le modalità di distribuzione.

Quanto vale il paracadute in Serie A
Un momento di Cremonese-Verona (Foto: Marco M. Mantovani/Getty Images)

Serie A paracadute 2022 2023 – A sei giornate dal termine del campionato la lotta per non retrocedere è più viva che mai. Sono potenzialmente sette – con possibilità di successo differenti – le squadre attualmente coinvolte nella corsa alla salvezza, e nelle prossime settimane saranno via via ufficializzate le formazioni che dovranno ripartire dalla Serie B nella prossima stagione.

Risultato sportivo deludente a parte, anche la retrocessione ha un peso economico non indifferente per le società calcistiche. Come per gli anni passati, i club che chiuderanno la stagione 2022/23 nelle ultime tre posizioni della classifica – e che quindi saranno automaticamente retrocesse in Serie B – potranno contare su un supporto per mitigare l’impatto con i minori ricavi della categoria cadetta.

Si tratta del cosiddetto “paracadute”, una somma messa a disposizione delle società per rendere più morbido l’impatto con la retrocessione. Inoltre, la somma può essere utilizzata per investire e tentare una pronta risalita verso la massima serie. Ma come funziona il paracadute? Quali sono le risorse che vengono distribuite?

Serie A paracadute 2022 2023 – Le tre fasce

Per valutare la cifra da assegnare alle squadre retrocesse, sono previste innanzitutto tre fasce, come stabilito dallo Statuto della Lega Serie A:

  • Società di fascia A: le neopromosse tornate in Serie B dopo appena una stagione (10 milioni di euro);
  • Società di fascia B: le retrocesse dopo aver militato in Serie A per due stagioni anche non consecutive nelle ultime tre, compresa ovviamente quella in cui è maturata la retrocessione dalla Serie A (15 milioni di euro);
  • Società di fascia C: le retrocesse che lasciano la Serie A dopo aver militato nel massimo campionato per tre stagioni anche non consecutive nelle ultime quattro, compresa quella in cui è maturata la retrocessione (25 milioni di euro).

Per la stagione 2022/23 la cifra da destinare ai club retrocessi ammonta a 60 milioni di euro. Nessuna società è già stata retrocessa matematicamente, ma è già possibile avere un’idea di come sarà distribuita la somma sulla base delle squadre coinvolte nella lotta salvezza a poche giornate dal termine del campionato.

Serie A paracadute 2022 2023 – Le ipotesi per ogni club

Queste le quote che potrebbero ricevere le società eventualmente retrocesse, considerando le attuali ultime sette in classifica, in ordine di posizione in Serie A:

  • Salernitana – 15 milioni di euro
  • Empoli – 15 milioni di euro
  • Lecce – 10 milioni di euro
  • Spezia – 25 milioni di euro
  • Hellas Verona – 25 milioni di euro
  • Cremonese – 10 milioni di euro
  • Sampdoria – 25 milioni di euro

Serie A paracadute 2022 2023 – La cifra da redistribuire

Qualora la quota complessiva fosse inferiore ai 60 milioni di euro (per esempio con la retrocessione di Sampdoria, Cremonese e una tra Lecce, Empoli e Salernitana), la restante parte secondo regolamento dovrebbe andare ad alimentare il paracadute della stagione successiva. Tuttavia, sul tema sarà l’assemblea di Lega a decidere.

La scorsa stagione la cifra da distribuire tra le società retrocesse ammontava esattamente a 60 milioni, ma per fare un esempio, nel 2020/21 la quota residua di 15 milioni (rispetto ai 60 milioni massimi da distribuire) era stata destinata ad alimentare la cifra complessiva dei diritti tv poi distribuita tra tutti i club di Serie A. Qualora invece la cifra eccedesse i 60 milioni di euro (per esempio, nel caso in cui fossero retrocesse solo società a cui spettano 25 milioni), in quel caso si andrebbe a riproporzionare le quote per ciascun club per un totale di 60 milioni.

Per quanto riguarda il pagamento, lo Statuto della Lega Serie A specifica che il 40% dell’ammontare viene versato il giorno successivo alla disputa dell’ultima gara del campionato al termine del quale è maturata la retrocessione, mentre la seconda quota viene versata entro 15 giorni dalla disputa della prima gara ufficiale della nuova stagione sportiva.