La settimana della Juventus in Borsa si chiude in forte rosso, nonostante nella giornata di oggi ilil titolo bianconero abbia guadagnato l’1,26% con il valore di una azione che si attesta così 0,2894. Rimane infatti una settimana negativa per la Juve che ha visto le numerose incertezze riguardanti una possibile esclusione della formazione di Massimiliano Allegri dalle competizione europee in vista della prossima stagione.
Dalla sentenza del Collegio di Garanzia del Coni, arrivata giovedì 20 aprile, il titolo della Juventus ha perso circa il 20% del proprio valore con la capitalizzazione di borsa che è arrivata a toccare 733 milioni di euro, mentre ieri si attestava sui 720 milioni, contro i 915 milioni di una settimana fa. Da ricordare, come il Coni abbia di fatto restituito, al momento, i 15 punti di penalizzazione in classifica alla Juve con la Corte d’Appello della FIGC che è ora chiamata a emanare una nuova sentenza con una penalizzazione rivista.
Dando uno sguardo complessivo sulla giornata odierna, l’indice Ftse Mib segna un -0,30% a 27.077 punti, dopo aver toccato anche un minimo del -1%. Piazza Affari indebolita oggi dal ribasso dei titoli bancari, tornati a soffrire in relazione alla vicenda First Republic Bank, che hanno causato al listino milanese perdite più ampie rispetto alle altre borse europee. Mercato condizionato dai dati macro relativi al PIL del primo trimestre, che mostra solo un modesto +0,1% per l’Eurozona, anche se l’Italia ha fatto meglio con un +0,5%.
In buona evidenza oggi i titoli dell’energia, con i petroliferi che beneficiano del rialzo del prezzo del greggio: Eni +1,96%, Saipem +2,93%, Tenaris +2,84%. Su le utilities, con Enel +0,55%, Hera +1,15%, bene Snam, Terna e Italgas. Tra le banche cali pronunciati, con Unicredit che cede il 3,75%, Intesa il 2,99%, Bpm, Bper e Monte Paschi sul -4%. Andamento positivo per l’auto, con Stellantis +1,67%, Pirelli +2,35%. Bene anche Cnh (+2,25%). Tim torna in calo con un -0,89%.