Continua a tenere banco in casa Juventus la questione giudiziaria, in attesa dei nuovi provvedimenti della FIGC e soprattutto aspettando novità sul fronte UEFA. In settimana sono tornate ad emergere voci sulla possibile esclusione del club bianconero dalle coppe per i casi legati a plusvalenze, manovre stipendi e rapporti con gli agenti: ipotesi che hanno spinto verso il basso il titolo in Borsa della società torinese, che ha chiuso la settimana con un crollo del 20% del suo valore.
«Sono solo indiscrezioni», ha spiegato nei giorni scorsi il chief football officer del club Francesco Calvo. La situazione è infatti in divenire, con l’UEFA che prosegue la sua indagine ma ad oggi non ci sono novità su una eventuale iniziativa disciplinare da parte della federcalcio continentale.
A pagarne eventuali conseguenze sarebbe ovviamente la Juventus ma anche Exor, la holding degli Agnelli-Elkann che è azionista di maggioranza del club (oltre che, tra le altre, di Stellantis, Ferrari e Gedi) e che soprattutto ha affidato la gestione società bianconera ad un CdA di notevolicompetenze giuridiche e legali proprio per affrontare il momento complicato ed uscirne al meglio. E sullo sfondo restano anche le questioni legate alla Superlega, aspettando la sentenza che la Corte di Giustizia dell’Unione Europea dovrà emettere sul ricorso presentato da A22 a favore del progetto. Senza dimenticare che l’UEFA sta affrontando un altro caso spinoso come quello del Barcellona per la vicenda Negreira, altra indagine in corso che potrebbe avere riflessi anche sulla situazione bianconera.
Su questi temi si dipana il ragionamento alla base del Football Affairs di questa settimana, come sempre a cura del Direttore Luciano Mondellini.