Non si arresta la discesa della Juventus in Borsa. Il titolo del club bianconero sta cedendo il 2,93% in apertura di seduta questa mattina, a quota 0,2986 euro per azione. Un nuovo calo dopo quello fatto registrare nella serata di ieri, quando il titolo della società piemontese ha perso oltre il 7% alla chiusura della seduta.
Le difficoltà del club bianconero a Piazza Affari sono legate al rischio di una sanzione da parte della UEFA in relazione al caso plusvalenze. Come è emerso nella giornata di ieri, con i tempi della giustizia sportiva italiana particolarmente lunghi la Federcalcio europea sarebbe intenzionata ad agire in autonomia e ad escludere i bianconeri dalla partecipazione alle coppe nella prima stagione utile.
Per quanto riguarda invece la giornata odierna in Borsa, prevale il segno meno sul listino milanese (-0,48%) così come su quelli europei che tuttavia guardano con minor apprensione al settore bancario. All’indomani degli utili in calo di Ubs e del tonfo di First Republic, gli investitori mostrano qualche fiducia nel programma di dismissioni della banca statunitense e prendono atto dei risultati migliori delle attese di Standard Chartered, pressoché invariata alla Borsa di Londra, che da parte sua cede lo 0,17%.
Peggio fanno Francoforte (-0,32%) e Parigi (-0,39%). A Piazza Affari il buon andamento del petrolio spinge Saipem e Tenaris (+0,85% entrambe), seguite da Enel (+0,78%) e da Tim, ancora in recupero (+0,77%). Vendite invece su Unicredit (-1,83%), Moncler (-1,6%) e Ferrari (-1,22%).