In attesa che si trovi una posizione di prestigio per l’attuale amministratore delegato della Rai Carlo Fuortes, sia essa al Teatro alla Scala di Milano o al San Carlo di Napoli, tutto si è bloccato in casa Rai. Secondo quanto riportato da ItaliaOggi sono centinaia i milioni di euro in produzioni di intrattenimento, fiction, documentari, animazione che al momento non possono essere spesi perché ai vertici Rai nessuno si prende l’impegno di dare il via libera, in attesa delle nuove nomine.
Il grido di allarme per il blocco della produzione e dei palinsesti Rai, e insieme la richiesta di un intervento urgente da parte del ministero dell’economia, azionista di controllo della Rai, arriva da Giancarlo Leone, presidente dell’Apa, l’Associazione produttori audiovisivi: «La situazione di stallo in cui è entrata la Rai costituisce un vero e proprio stato di emergenza che, come tale, andrebbe considerato e risolto urgentemente».
«Ad Apa non interessa se cambieranno i vertici e chi guiderà la Rai in futuro, ma ci preoccupa il fatto che da due mesi tutti i progetti di intrattenimento, fiction, documentari, animazione siano bloccati in attesa di una soluzione al vertice che, evidentemente, non c’è. Ciò costituisce un danno enorme per la stessa Rai e per tutto il mondo della produzione, con effetti palesi sui prossimi palinsesti, di fatto bloccati, e sulla intera filiera produttiva, creativa e culturale», ha aggiunto Leone.
Il comparto della produzione vale in Italia circa 1,5 miliardi di euro tra film, serie tv e molto altro. E il solo settore della produzione di film e serie tv da parte dei classici broadcaster televisivi pesa circa 225 milioni di euro all’anno, di cui il 70% è finanziato dalla Rai. Si sta parlando, quindi, di circa 150 milioni che non vengono sbloccati in attesa delle nuove nomine da parte del governo Meloni.