Con il pareggio per 1-1 ottenuto sul campo del Napoli il Milan ha conquistato la qualificazione alle semifinali della UEFA Champions League. Un traguardo sicuramente inaspettato a inizio stagione, che i rossoneri ritrovano a distanza da 16 anni dall’ultima volta. Era la stagione 2006/07 e il Milan di Ancelotti superò il Manchester United nel doppio confronto, per poi trionfare ad Atene nella finale con il Liverpool.
Il successo sul campo vale chiaramente molto dal punto di vista sportivo, ma non va dimenticato il peso sul fronte economico. Il percorso fatto registrare dai rossoneri in Champions League finora ha già garantito al club ricavi UEFA per circa 85 milioni di euro (dato già ripulito della multa di 2 milioni per le violazioni del Fair Play Finanziario, che hanno colpito diversi club).
Milan bilancio 2023 – L’utile manca dal 2006
Cifre che, secondo quanto ricostruito da Calcio e Finanza, spingeranno verso l’utile il bilancio del Milan nella stagione 2022/23, un traguardo che manca dal bilancio chiuso al 31 dicembre 2006 (utile di 2 milioni circa). Le previsioni del club rossonero indicavano a fine febbraio – quando i rossoneri si trovavano agli ottavi di Champions – un rosso di 25 milioni di euro, perdita comunque più che dimezzata rispetto al -66,5 milioni di euro fatto registrare nella stagione 2021/22.
Ora, grazie al raggiungimento delle semifinali, il Milan potrà contare su ulteriori 25 milioni di euro circa di premi UEFA – tra bonus per il passaggio dei turni e una maggiore quota di market pool – e altri 17 milioni di euro legati agli incassi per le partite casalinghe di Champions. Dopo gli 8,5 milioni per il match con il Napoli, per la nostra proiezione abbiamo stimato una cifra simile anche per la sfida interna della semifinale.
Nel complesso queste cifre potrebbero spingere l’utile di bilancio a circa 15/16 milioni di euro, anche se vanno fatte delle dovute precisazioni. Innanzitutto, la stima è stata effettuata sulla base dei risultati raggiunti finora dalla squadra e andrebbe inevitabilmente rivista in caso di ulteriori progressi in Champions League. In secondo luogo, va sottolineato che i ricavi da stadio indicati sono al lordo dell’IVA al 22%, e che bisogna considerare anche gli omaggi e i costi di gestione di San Siro (intorno a 350mila euro).
Milan bilancio 2023 – La continuità e il tema nuovo stadio
Inoltre, se il Milan vorrà proseguire il suo percorso di crescita nel solco della continuità degli ultimi anni non potrà fare a meno di conquistare la qualificazione alla prossima Champions League, che garantisce di base tra i 40 e i 50 milioni di euro ed è fondamentale non solo per i conti del club, ma anche per una questione di visibilità a livello internazionale e tutti i benefici che ne derivano. Il tutto in attesa che si sblocchi la questione nuovo stadio, il tassello più urgente da sistemare per fare sì che anche il resto del lavoro portato avanti nelle altre aree del club venga valorizzato.
Da qui l’urgenza del Milan di procedere nella direzione che potrà coniugare l’esigenza di dotarsi di una nuova casa per incrementare i ricavi futuri, con tempi più stretti possibile. Un obiettivo ribadito anche in questi giorni con la scelta di RedBird – la società di Gerry Cardinale che controlla il club – di affidarsi al fondatore di CAA Icon Tim Romani come consulente esclusivo nello sviluppo del progetto del nuovo stadio rossonero.