Casini: «Serie A vuole aumentare numero seconde squadre»

La presenza massiccia di club italiani nelle fasi finali delle coppe europee “è il segnale più importante” perché il contrario “negli scorsi anni penalizzava la Serie A e crediamo che…

Casini piano Marshall stadi
Lorenzo Casini (foto Calcio e Finanza)

La presenza massiccia di club italiani nelle fasi finali delle coppe europee “è il segnale più importante” perché il contrario “negli scorsi anni penalizzava la Serie A e crediamo che non sia un caso”. Lo ha detto il presidente della Lega Serie A, Lorenzo Casini, ospite di Radio anch’io sport (Rai Radio 1). Il quale si è soffermato sull’eccesso di partite ed il conseguente logoramento dei protagonisti: “Che si gioca troppo lo dicono i fatti, è un dato oggettivo. Lo dicono le compotenti tecniche e sarà bene ascoltarle”. Per questo “le riforme devono guardare a tutto il calcio professionistico, anche internazionale”.

In tema di riforme Casini ha parlato dei settori giovanili e, in particolare, delle cosiddette ‘squadre B’: “Sulle seconde squadre la Serie A ha prodotto uno studio per proporre alla Figc delle modifiche che potessero facilitarne la realizzazione per i club. La Lega Pro, sia con il presidente Ghirelli, ma anche ora con Matteo Marani, ha dimostrato grande sensibilità, così come Gianfranco Zola. Quindi, già nel Consiglio federale di mercoledì, puntiamo ad apportare ulteriori modifiche al regolamento per rendere davvero concreta la possibilità che più società, oltre alla Juventus, possano avere una squadra in Lega Pro”.

Ricerca fondi ed advisor: “Siamo in una fase istruttoria. Abbiamo ricevuto molte proposte, quindi l’assemblea ha deciso che la Lega si avvalga di un advisor specalizzato per compiere una valutazione delle offerte. Ora il consiglio deve esaminare i vari advasior per proporre una rosa all’assemblea. I tempi per individuare l’advisor? Ad oggi, due-tre settimane”.