Roma, allarme tifosi Feyenoord: nel 2015 “costarono” 5,2 mln

I tifosi del Feywnoord sono pronti a venire a Roma nonostante proprio ieri sia arrivato il divieto ufficiale alla vendita dei biglietti per l’attesissima partita di Europa League del 20…

Roma allarme tifosi Feyenoord
(Foto: FILIPPO MONTEFORTE/AFP via Getty Images)

I tifosi del Feywnoord sono pronti a venire a Roma nonostante proprio ieri sia arrivato il divieto ufficiale alla vendita dei biglietti per l’attesissima partita di Europa League del 20 aprile. Memori di quel febbraio 2015, quando i tifosi olandesi presero possesso del centro di Roma arrivando a sfregiare la Barcaccia di Piazza di Spagna, il Comune ha ottenuto il provvedimento di chiusura del settore ospiti dell’Olimpico.

Tuttavia, secondo quanto riportato da Il Tempo, le prenotazioni sono state fatte. E neanche poche, dato che Confesercenti ipotizza, incrociando i dati delle prenotazioni a disposizione, che possano essere almeno un migliaio i tifosi in giro per la Capitale in quei giorni. Tifosi che, appunto, hanno già cercato e trovato un posto dove dormire da almeno un paio di settimane.

Numeri che sarebbero anche da augurarsi per il pil della città, se i ricordi dell’ultima partita del club di Rotterdam a Roma non fossero ben impressi nella mente dei romani, tra tafferugli, lo sfregio a un momento simbolo, i rifiuti e gli atti di vandalismo che si portò dietro quella triste nottata. Era il 19 febbraio 2015 quando i sostenitori del Feyenoord misero a ferro e fuoco la città e vandalizzarono la fontana della Barcaccia, opera del Bernini in piazza di Spagna di fronte alla scalinata di Trinità dei Monti.

Secondo i calcoli del sovrintendente ai Beni culturali di Roma, Claudio Parisi Presicce, i danni ammontarono a 5,2 milioni di euro. «C’è un danno più specifico sulla fontana, 75mila euro per i tre interventi di riparazione che si renderanno necessari; a cui si sommano 209mila euro, ovvero il costo del restauro che avevamo concluso appena a settembre e che è stato completamente vanificato. Abbiamo poi valutato la perdita di valore del monumento, il danno permanente causato all’opera d’arte da quelle 108 scalfitture, in 1,2 milioni. Ossia un cinquantesimo del suo valore patrimoniale che è di circa 60 milioni di euro», spiegò il sovrintendente.

Inoltre, fu calcolato anche un danno d’immagine che atteneva soprattutto alla sicurezza percepita dai turisti nella Capitale, stimato dal sovrintendente in circa 3,5 milioni di euro. Per quei fatti andarono a processo 44 ultras della squadra di Rotterdam. La sentenza di condanna del Tribunale di Roma in primo grado per sei di loro è arrivata nel 2021, per i reati di resistenza a pubblico ufficiale, lesioni e radunata sediziosa, con pene dai 3 anni e 8 mesi fino ai 4 anni.