Dopo due settimane di sosta causa Nazionali, la Lazio torna in campo contro il Monza, per difendere il secondo posto agguantato grazie alla vittoria nel derby. Maurizio Sarri non vuole che l’entusiasmo scatenato dalla vittoria sulla Roma distragga dagli obiettivi della stagione.
«Andiamo in un campo dove hanno perso Inter e Juventus, contro una squadra che sta mettendo su numeri importanti, basti pensare che in pochi mesi è passata dal 18° al quarto posto nel possesso palla», il monito del tecnico toscano in conferenza stampa. Parole d’ordine saranno «spirito di sacrificio e umiltà», mentre Ciro Immobile scalpita per il rientro in campo: «Clinicamente sta bene, ma è stato fermo un mese e non può essere al 100 per 100. Vediamo se sfruttarlo per uno spezzone di partita…».
Parlando della mancata convocazione di Zaccagni con l’Italia, Sarri coglie l’occasione per sferrare un duro attacco proprio sullo stop per le Nazionali. «Ho guardato solo 10 minuti di Kosovo-Andorra, giusto perché girando canale ho visto 22 giocatori tutti in area. Il calendario è folle, e ho sentito dire la follia di aumentare le partite. Così la qualità va a pu***ne». Se il calcio si fa trattare «solo come un business, tra dieci anni non ci sarà più niente: in tv ci sono spettacoli più interessanti».
Il lato positivo dello stop di due settimane è che Sarri ha potuto dedicarsi al lavoro di campo, per preparare l’assalto alla Champions, ma il tecnico vola basso. «Come ho già detto, ci sono squadre che hanno un organico superiore al nostro. L’Atalanta per battere l’Empoli inserì dalla panchina Boga, Lookman e Hojlund, noi questa possibilità non ce l’abbiamo».