Il proprietario del City entra nel Governo degli Emirati

Il proprietario del Manchester City, lo sceicco Mansour bin Zayed Al Nahyan, è stato nominato vicepresidente degli Emirati Arabi Uniti (UAE) dal fratello e capo di stato del piccolo paese…

Mansour governo Emirati Arabi

Il proprietario del Manchester City, lo sceicco Mansour bin Zayed Al Nahyan, è stato nominato vicepresidente degli Emirati Arabi Uniti (UAE) dal fratello e capo di stato del piccolo paese arabo, Mohamed bin Zayed Al Nahyan. «Con l’approvazione del Consiglio Federale Supremo, Mohamed bin Zayed prende la decisione di nominare suo fratello, Mansour bin Zayed, vicepresidente di Stato», ha fatto sapere l’agenzia di stampa WAM.

Il proprietario del Manchester City condividerà questo incarico con l’attuale vicepresidente del Paese, Mohamed bin Rashid, che è anche sovrano dell’emirato di Dubai. Mansour bin Zayed Al Nahyan, meglio conosciuto come sceicco Mansour da quando ha acquistato il club inglese nel 2008, è nato ad Abu Dhabi nel 1970, un anno prima che suo padre unificasse i sette emirati in un unico Paese.

Dall’inizio degli anni 2000 dirige le principali istituzioni finanziarie di Abu Dhabi e persino la potente Emirates International Oil Investment Company, ora in parte assorbita dal multimiliardario fondo di investimento statale Mubadala (già balzato agli onori delle cronache nel mondo del calcio nell’ambito della trattativa per l’acquisto del Milan da parte di Investcorp, operazione che non si è mai realizzata).

Lo sceicco Mansour è stato anche uno dei primi emiratini a investire milioni di dollari in affari all’estero, avventurandosi nel 2008 per acquisire il Manchester City, ora uno dei più grandi club del Regno Unito, per la cifra di 250 milioni di dollari. La sua nomina a vicepresidente di uno dei Paesi più ricchi del pianeta arriva in un momento in cui la Premier League ha accusato il club inglese di aver commesso più di cento irregolarità finanziarie nell’ultimo decennio.