Aumenta il fronte dei contrari al progetto del Milan per La Maura, anche nella maggioranza del Consiglio comunale legata al Sindaco di Milano Giuseppe Sala.
Infatti, come riporta l’edizione odierna del La Repubblica-Milano, nella giornata di ieri anche i consiglieri di Milano di centro hanno presentato un ordine del giorno da far votare in Consiglio comunale per dire no alla costruzione dello stadio nell’area La Maura. Ora il conto dei consiglieri contro l’eventuale impianto sono passati da essere 20 a 31, una sfida che sembra impossibile già in partenza per i rossoneri e il sindaco Sala, che si è detto disposto di almeno visionare il progetto, cosa che i consiglieri non vogliono nemmeno fare.
Lato San Siro, invece, ieri è arrivato il parere del tribunale che ha accolto il ricorso del Comitato cittadino contro la decisione del comune di Milano di non procedere a un referendum per evitare l’abbattimento dell’attuale San Siro che nel progetto di Inter e Milan era pensato per far spazio al nuovo impianto che gli dovrebbe sorgere di fianco. Questo, però, non significa automaticamente che i milanesi saranno chiamati al voto popolare, ma il referendum ora è sulla carta possibile.
Per il Milan, intenzionato come è chiaro da settimane di andare avanti in autonomia nell’area La Maura, l’opposizione del Consiglio comunale è la spina più grossa, visto che anche la Regione, che dall’anno prossimo prenderà in mano più poteri sul Parco Sud, area che include anche le ex piste dell’ippodromo, non sta forzando la mano, cosa possibile se nominasse un commissario esterno per valutare l’intera faccenda.
L’assessore regionale al Territorio Gianluca Comazzi ha dichiarato: «Su La Maura noi non abbiamo alcun tipo di pregiudizio nel dire che si possa fare o meno, ma prima è necessario valutare il progetto. Il sindaco Sala non sta giocando questa partita, la sta subendo: si prenda le sue responsabilità». Il primo cittadino ha ora un compito assai arduo: quello di far cambiare idea a buona parte dei consiglieri su un progetto che ancora non c’è. E il Consiglio ora spinge, come afferma il Verde Carlo Monguzzi: «È fondamentale che il Comune interrompa questa terribile sequenza di errori. Venga urgentemente in Consiglio il nostro sindaco e prenda atto della volontà della maggioranza».
I numeri non mentono: Sala deve fronteggiare 17 consiglieri nel PD, suo partito, nei Verdi, nella sua stessa lista civica e ora anche i Riformisti, gruppo che comprende Azione e Italia Viva, che hanno depositato un ordine del giorno firmato dai tre consiglieri Pastorella, Noja e Pacente. In questo si invita il Consiglio a votare contro lo stadio per questioni ambientali, ma sottolineando che se il Milan andasse in quell’area, «difficilmente interverrebbe alla riqualificazione di altre parti del territorio milanese, e men che meno del quartiere di San Siro che resterebbe quindi nello stato attuale».