Il presidente e patron della Fiorentina, Rocco Commisso, è intervenuto a New York durante il Gala della John Cabot University. Un’occasione durante la quale il numero uno del club toscano ha avuto modo di ripercorrere le tappe della sua vita, compreso il successo ottenuto con Mediacom, una delle maggiori aziende statunitensi nel settore della tv via cavo (che fa da sponsor proprio alla Fiorentina).
«Amo l’Italia, non esiste un altro paese simile nel mondo. Basta pensare alla sua cultura che riunisce tutta quella dei popoli del Mediterraneo. Ecco perché sono onorato di poter parlare alle giovani generazioni della mia storia e dell’Italia», ha sottolineato Commisso durante il suo intervento, parlando della sua esperienza italiana, iniziata nel 2019 con l’acquisto del club toscano dalla famiglia Della Valle.
L’intervento di Commisso è stato preceduto da un video che ha ripercorso le tappe fondamentali della sua vita, dei suoi studi e dei suoi investimenti, fino alla passione per il calcio. «Ho pensato al futuro della Fiorentina, oltre che al presente. L’investimento del Viola Park è senza precedenti», ha aggiunto ancora parlando degli investimenti fatti per la società.
«La Fiorentina ha una storia di 97 anni sul campo, ma curiosamente il club non ha mai posseduto nulla nella città di Firenze. I soldi che stiamo investendo in progetti come il nuovo centro sportivo Viola Park consegneranno strutture che potrebbero rimanere per sempre e che dureranno nella città di Firenze», ha spiegato Commisso.
«Quando il Viola Park sarà completato questa estate avremo speso 440 milioni di dollari (poco più di 400 milioni di euro al cambio attuale, ndr) tra l’acquisto del club, la sua gestione e la costruzione del Viola Park. Dico sempre ai fiorentini che il mio è stato il più grande investimento privato mai fatto a Firenze da quando i Medici governavano la città», ha concluso il patron della Fiorentina.
Sullo sfondo rimane il restyling dello stadio Artemio Franchi, sotto i riflettori anche a seguito dei dubbi sollevati in questi giorni dall’Unione europea su una parte dei fondi da destinare all’impianto di Firenze (55 di 200 milioni complessivi) e che porterebbe la Fiorentina a giocare altrove per almeno un paio di stagioni, con relativi minori incassi per circa 30 milioni di euro.
«Il progetto del nuovo Franchi è frutto di un anno e mezzo di lavori a livello progettuale. Perché l’Europa mette bocca solo adesso sulla questione? Noi siamo pronti a difendere il progetto in ogni sede e abbiamo chiesto un’audizione alla Commissione Europea per spiegare il nostro punto di vista», ha commentato il sindaco di Firenze Dario Nardella.