Gli “Oligarch Files”, i documenti trapelati da MeritServus fornitore di servizi offshore con sede a Cipro, avrebbero rivelato come Roman Abramovich, il potente oligarca russo ex proprietario del Chelsea, avrebbe finanziato segretamente l’acquisizione del Vitesse proprio quando era ancora a capo del club inglese, continuando a sostenere la società anche negli anni a venire.
Nei documenti, visionati dal quotidiano inglese The Guardian e dal Bureau of Investigative Journalism, si fa riferimento a un continuo aiuto economico da parte di Abramovich verso il club olandese. Nelle pagine consultate si fa riferimento in particolare a come il magnate russo abbia versato 117 milioni di euro con finanziamenti segreti che, secondo quanto ricostruito dal quotidiano inglese, sarebbero passati attraverso una serie di società registrate in paradisi fiscali offshore.
Il legame fra Abramovich e il Vitesse è stato oggetto di indagini per due volte della Federcalcio olandese, senza però che questa riuscisse a dimostrarne l’esistenza, concludendo che l’oligarca russo non avesse avuto alcuna influenza manageriale sulla squadra con le parti in causa che avevano negato con forza. I primi sospetti nascono nel 2010 quando il club olandese fu acquisito dall’ex calciatore georgiano Merab Jordania, che si presentò alla prima conferenza parlando di Abramovich come un amico, ma negando qualsiasi suo coinvolgimento nella società.
Ma i fari tornarono ad accendersi quando i rapporti fra le due società si intensificarono con il Chelsea che mandò in prestito diversi calciatori al Vitesse, tra cui Matic e Mason Mount, talento dei Blues che giocò in Olanda nel 2017/18. I documenti trapelati sembrano mostrare che Abramovich abbia finanziato il Vitesse con una serie di prestiti del valore di almeno 117 milioni di euro fino al 2015. Una cifra e quasi 10 volte superiore al fatturato degli olandesi che – per fare un esempio – nel 2014/15 fu complessivamente di 14 milioni.