Stipendi, UEFA e partnership sospette: le “partite” della Juve

La “partita” della giustizia ordinaria è iniziata questa mattina, ma non sarà l’ultima per la Juventus, che ne dovrà giocare altre di importanti – non solo sul terreno di gioco…

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(Foto: Marco Luzzani/Getty Images)

La “partita” della giustizia ordinaria è iniziata questa mattina, ma non sarà l’ultima per la Juventus, che ne dovrà giocare altre di importanti – non solo sul terreno di gioco – nei prossimi mesi. La prossima data clou, scrive Il Corriere dello Sport, è quella del 19 aprile, quando il Collegio di Garanzia dello Sport esaminerà il ricorso contro la penalizzazione di 15 punti in classifica, esprimendosi sulla legittimità della sentenza.

Il Collegio potrà confermare la decisione della Corte d’Appello federale, annullare la sentenza o rinviare tutto nuovamente alla Corte per un nuovo giudizio. A seconda della situazione i punti potrebbero essere restituiti temporaneamente o definitivamente alla Juventus, oppure la situazione potrebbe rimanere quella attuale.

Un altro capitolo fondamentale dal punto di vista della giustizia sportiva è poi quello che riguarda le cosiddette “manovre stipendi” adottate dalla Juventus in epoca Covid, accordi tra società e calciatori che non sarebbero stati depositati in Lega. Non solo, non vanno dimenticate anche le “partnership sospette” con altri club, casi per cui il procuratore Chinè aveva chiesto una proroga della fase di indagine.

Ultimo “stadio” sarà poi Nyon, dove si disputerà la “partita” con la UEFA. La Federcalcio europea ha ufficialmente aperto un’inchiesta sulla Juve a dicembre «per potenziali violazioni delle norme sulle licenze per club e sul Fair Play Finanziario», che potrebbero avere effetto sul settlement agreement siglato la scorsa estate dal club.