Come è nata l’inchiesta della Procura di Torino sulla Juventus? Da diversi articoli di giornale, che sottolineavano plusvalenze record da parte del club bianconero. Lo spiega il Corriere della Sera nella sua edizione di Torino, ripercorrendo i passaggi che hanno portato fino alla prima udienza preliminare di domani davanti al GUP.
«Dal 30 giugno 2018 al gennaio 2021 ne sono emerse per 416.933.597 euro, conseguenza delle operazioni di cessione dei diritti relativi a 71 calciatori», scrive la Guardia di Finanza in una delle prime annotazioni. Nella primavera del 2021, la Procura di Torino apre un fascicolo «modello K», ovverosia «atti relativi a fatti nei quali non si ravvisano reati allo stato degli atti, ma che possono richiedere approfondimenti», con una indagine relativa «a bilanci ed oscillazioni del titolo di società quotata» seppur inizialmente senza ipotesi di reato e persone indagate.
Il 25 maggio 2021, la Procura decide di delegare gli accertamenti al nucleo di polizia economico finanziaria di Torino delle Fiamme gialle. «In relazione al procedimento in epigrafe — all’epoca ancora un fascicolo modello K, numero 3160/2021 — si prega di visionare gli atti e di approfondire le operazioni di trasferimento di calciatori poste in essere, in entrata e in uscita, dalla Juventus negli esercizi chiusi al 30 giugno 2018, 2019, 2020, nonché nell’esercizio in corso», scrive la Procura, chiedendo accertamenti nel dettagliosui «valori dei cartellini», sugli «stipendi», e sulla «disciplina contabile e fiscale delle plusvalenze».
Il mese seguente, i militari presentano 34 pagine di annotazioni, con la conclusione: «Si vogliano valutare eventuali ulteriori approfondimenti, anche nella prospettiva della configurabilità di possibili ipotesi di reato prima facie di false comunicazioni sociali delle società quotate». Inoltre, venivano sottolineate anche le operazioni «a specchio» e l’ipotesi che «la società potrebbe aver indicato nei bilanci valori di cessione superiori a quelli effettivi al fine di compensare le perdite di esercizio o, comunque, influire sulle stesse», oltre a un «costante incremento» di perdite e ammortamenti, e una parallela crescita delle plusvalenze. Il 12 luglio 2021 la Consob avviò una verifica ispettiva sul club: tre giorni più tardi, iniziarono le intercettazioni della Finanza.