La Virtus Bologna svela il progetto della sua nuova arena. Nella giornata di oggi infatti è stato presentato il progetto che vedrà sorgere il nuovo edificio dopo la demolizione del padiglione 35 della Fiera, ormai quasi del tutto abbandonato per la struttura ormai considerata troppo antiquata.
La struttura sarà demolita per fare spazio a un nuovo padiglione polifunzionale, non destinato solo al basket, sia maschile che femminile, ma che potrà essere utilizzato anche per eventi fieristici, diviso in due parti, un’anticamera da 3.500 metri quadrati e un’arena alta 25 metri, con 10.000 posti, un secondo campo per gli allentamenti della prima squadra, locali di servizio e spazi commerciali. Insomma, tutto quello che serve per rispondere agli standard fissati dall’Eurolega.
La parte inferiore delle gradinate potrà essere chiusa a pacchetto per far posto ad altre manifestazioni, non solo fiere, ma anche concerti, altri incontri sportivi, come per esempio il tennis e la mente va subito alla Coppa Davis.
Per realizzare la nuova Arena, che sarà pronta a Natale del 2024, la Fiera e la Virtus Segafredo di Massimo Zanetti daranno vita a una società ad hoc, che investirà nel progetto 55 milioni di euro. Il Comune, da parte sua, nei prossimi giorni porterà in Consiglio una variante urbanistica che prenderà atto del cambio di programma. «L’arena era prevista in un’altra parte del quadrante fieristico. Invece, prevediamo il recupero di un padiglione», conferma il sindaco Matteo Lepore.
«È un progetto importante – aggiunge il primo cittadino di Bologna -, inedito per la città. Fa parte di una più complessiva visione del Parco Nord, che sarà legato non solo alle fiere, ma anche all’intrattenimento e allo sport, con un utilizzo innovativo dei padiglioni».
Il patron Zanetti aggiunge: «È il mio contributo alla città, spero di aver mantenuto le promesse. Quando un giorno passerò la mano ad altri, chi arriverà troverà la Virtus sistemata con una sua nuova casa. Che sarà la casa anche della squadra femminile e spero che questo porti pubblico e faccia crescere l’immagine del basket femminile».
Sodisfatto e speranzoso anche il presidente di Bologna Fiere, Gianpiero Calzolari: «Quando ci siamo ripromessi di rilanciare le attività della Fiera, tra le priorità c’era il rifacimento del quartiere. L’ultimo padiglione provvisorio è il 35, che è rimasto sotto-utilizzato. L’obiettivo è arrivare ai 144.000 metri quadrati che servono per rispondere al fabbisogno di Eima. D’altro canto, il nuovo spazio potrà essere utilizzato anche per altri sport, è un progetto di grande respiro. Questo pezzo della città deve vivere non solo per le fiere. Completeremo un quartiere che sarà il più internazionale d’Italia».
A firmare il progetto lo studio Mca di Mario Cucinella. «Il volume e le facciate scenografiche rendono il nuovo padiglione un landmark di notevole impatto – ha dichiarato l’architetto Michele Roveri-. Esternamente, infatti, il volume è avvolto da un ‘involucro dinamico’: una quinta urbana, su cui si potrà proiettare ciò che accade, mostrandosi quindi come una grande lanterna sospesa che racconta ai visitatori, ai tifosi e alla città le attività che avvengono all’interno. L’idea è riprogettare non solo il padiglione, ma riqualificare e funzionalizzare anche gli ingressi ai padiglioni 33 e 34, con una rivisitazione dell’intero quadrante che ridia alla piazza la vitalità che ha sempre avuto. È un’occasione per l’intero quartiere».