ManUTD, il titolo in Borsa perde il 7% nonostante le offerte record

Mercoledì 22 marzo è scaduto il termine ultimo per presentare le offerte di acquisto per il Manchester United, con i soggetti interessati che hanno avuto a disposizione anche diversi colloqui…

Manchester United dubbi Al Thani
(Photo by Catherine Ivill/Getty Images)

Mercoledì 22 marzo è scaduto il termine ultimo per presentare le offerte di acquisto per il Manchester United, con i soggetti interessati che hanno avuto a disposizione anche diversi colloqui per conoscere in maniera più approfondita la situazione attuale del club prima di formulare una seconda offerta.

Ancora nulla di ufficiale all’orizzonte, ma se dovesse andare in porto la vendita dei Red Devils sarà la più alta nella storia dello sport mondiale, destinata a superare la valutazione quella di 3,7 miliardi di sterline (circa 4,6 miliardi di euro) per l’acquisto dei Denver Broncos, franchiglia del football americano. La battaglia si preannuncia all’ultima sterlina fra il gruppo qatariota che fa capo allo sceicco Al-Thani e il proprietario di Ineos Sir Ratcliffe.

Dall’ufficialità data dalla famiglia Glazer dello scorso novembre, il titolo del Manchester United, quotato alla Borsa di New York, ha visto innalzare il suo valore per azione da circa 12 dollari ai 26,7 del 16 febbraio per poi mantenere uno livello costantemente sopra i 20. Tuttavia, nonostante le offerte al rialzo, oggi il titolo in Borsa ha aperto a 24,86 dollari in calo rispetto alla chiusura della giornata di ieri a 25,62 e dopo alcune ore di contrattazione sta perdendo il 7% a 23,8 dollari per azione: prese di profitto legate, secondo la stampa inglese, anche alla nuova offerta da parte del fondo Elliott per l’acquisto di una quota di minoranza, con la famiglia Glazer che potrebbe così rimanere alla guida del club con un socio minoritario forte.