Il progetto per il nuovo San Siro, che dovrebbe sorgere accanto all’attuale stadio Giuseppe Meazza, conosce una nuova fase di stallo che dovrebbe durare al massimo tre mesi. Ma questa volta non c’entrano i ricorsi di qualche associazione cittadina o le richieste del comune, il ritardo è dovuto alla volontà del Milan.
Come riporta l’edizione milanese de Il Corriere della Sera, i rossoneri hanno chiesto al comune di Milano una proroga di 90 giorni per rispondere alla richiesta di Palazzo Marino di alcune modifiche, come l’ampliamento della zona verde per esempio, mentre l’Inter ha di fatto già concluso la sua relazione ed è pronta a consegnarla al sindaco Beppe Sala.
Questo procedere a passo lento per San Siro denota come i rossoneri abbiano ormai scelto di accelerare sull’altro progetto in essere: costruire uno stadio da soli a La Maura, l’area delle piste del trotto a un solo chilometro da San Siro. Nessuna conferma da Casa Milan, da dove si fa sapere che la proroga è stata richiesta per la grande mole di documenti necessaria per redigere un documento corposo per via delle molte richieste arrivate dal comune.
Nei piani rossoneri, quindi, si registra un sorpasso dell’area La Maura, dove potrebbe essere spostata anche Casa Milan, attualmente al Portello, rispetto al progetto, che ha già il sigillo di interesse pubblico ma ha subito molti stop in 4 anni, che porterebbe Milan e Inter a coesistere nel nuovo stadio di San Siro. Niente è ancora ufficiale, come ha ribadito il sindaco Sala, ma sembra chiara ormai la volontà del Milan di procedere da solo e regalare a club e tifosi un nuovo impianto all’avanguardia il prima possibile. Inter e Comune rimangono alla finestra in attesa di comunicazioni ufficiali da parte della società rossonera.