Si terrà domani alle 12 a Corte Lambruschini la prima convocazione dell’assemblea degli azionisti della Sampdoria, con all’ordine del giorno l’abolizione della clausola, inserita da Gianluca Vidal nel febbraio 2020: l’eventuale dimissione di un membro del CdA ne comporta l’intera caduta. Tra le società calcistiche, peraltro, ce l’aveva solamente il club blucerchiato.
La novità – scrive Il Secolo XIX – è che il CdA resterà in carica circa un paio di mesi in più del previsto. Il mandato del poker Lanna-Romei-Panconi-Bosco scade infatti al momento dell’approvazione del bilancio dell’anno solare 2022. Normalmente il bilancio della Sampdoria si chiude attorno a fine marzo, con assemblea degli azionisti convocata tra le due e le quattro settimane successive. L’anno si era era svolta il 29 aprile.
Quest’anno, a causa della situazione tensiva che sta vivendo la Sampdoria, anche sotto il profilo dei rapporti tra il CdA e la proprietà, l’intenzione del board era quella di anticipare i tempi di approvazione del bilancio 2022, per chiudere il prima possibile il mandato e lasciare ai soci di maggioranza l’onere di nominare il nuovo CdA.
L’accesso alla procedura della composizione negoziata della crisi ha però modificato molti scenari, incluso questo. Un requisito fondamentale per poter approvare il bilancio è infatti quello della continuità aziendale. C’è bisogno di aspettare ancora un po’ di tempo prima dell’approvazione, che a questo punto dovrebbe avvenire verso fine maggio, con assemblea degli azionisti convocata per la metà di giugno. Non dovrebbe però cambiare sostanzialmente il risultato, il bilancio 2022 si chiuderà con un passivo di circa 25 milioni, usufruendo della sospensione degli ammortamenti.
Non si può andare oltre fine maggio, i primi di giugno, perché l’approvazione del bilancio è obbligatoria anche per l’iscrizione al prossimo campionato. Mentre il quadro complessivo lascia presupporre che in questa occasione la Sampdoria non otterrà la licenza UEFA per la stagione 2023/2024.