La Juventus è in attesa di giorni roventi tra giustizia ordinaria e sportiva a cavallo tra marzo e aprile, in attesa di scoprire anche eventuali evoluzioni sul fronte UEFA. Il conto alla rovescia per la chiusura del secondo fascicolo da parte della Procura della FIGC sui conti del club bianconero (dopo i 20 giorni di proroga ottenuti da Chinè l’8 marzo) è agli sgoccioli.
E’ certa invece la data dell’udienza preliminare, che cadrà il 27 marzo, quando il gup dovrà esprimersi sulla competenza territoriale. I legali della difesa hanno da tempo chiesto uno spostamento del processo a Milano, dove ha sede la Borsa, o in secondo luogo a Roma, dove si trovano materialmente i server di Piazza Affari.
Sarà il gup a decidere, ma secondo quanto riportato da Tuttosport ci sarebbe la possibilità che la “patata bollente” venga passata alla Corte di Cassazione, in ossequio a un nuovo istituto introdotto dalla Riforma Cartabia sulla competenza. La Corte potrebbe dunque essere interpellata prima di iniziare il procedimento.
Un passaggio che allungherebbe i tempi dell’iter giudiziario, dato che sarebbero necessari tra uno e tre mesi per arrivare a un verdetto. Tempi che subirebbero una frenata ancora più rilevante qualora il processo venisse effettivamente trasferito in una sede diversa.
In questo caso i pm dovrebbero prendere possesso del lavoro svolto dai colleghi torinesi e fare propri tutti gli incartamenti prima di proseguire con le tappe successive.